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Governo, Andrea Guerra sarà consigliere strategico di Renzi

Andrea Guerra si avvicina a Palazzo Chigi. L’ex amministratore delegato di Luxottica, infatti, ha deciso di accettare l’offerta del Governo, che lo porterà a diventare il consigliere strategico del premier Matteo Renzi (senza compenso), anche se per la nomina servirà un decreto della presidenza del Consiglio, e non riceverà alcun compenso.

L’incarico di Guerra, che rappresenta una novità nel panorama italiano, sarà soprattutto quello di fare raccordo con il mondo imprenditoriale, aziendale italiano ed estero. Fare, insomma, ciò che sa fare meglio, e usare la sua esperienza decennale nell’impresa per aiutare il Governo a dirimere diverse questioni scottanti, come, ad esempio, quella dell’Ilva.

Uno dei dossier più caldi sul tavolo dell’ex ad di Luxottica, infatti, è proprio quello dell’acciaieieria, una situazione intricata a cui il governo cercherà una soluzione nei prossimi giorni, a partire dal vertice di domani.

Come detto, il ruolo di Guerra come consigliere del premier rappresenta, ha pochi precedenti nel nostro panorama, mentre figure del genere sono spesso esistite negli Stati Uniti, da Harry L. Hopkins, consigliere di Roosevelt, fino al presidente di Google Eric Schmidt, coinvolto nell’amministrazione Obama. 

Un nodo da sciogliere, nel breve termine, potrebbe essere quello di un possibile conflitto d’interessi, dal momento che, in ogni caso, l’ec ad di Luxottica (e prima ancora di Merloni elettrodomestici) non intende abbandonare la sua carriera a livello aziendale, ed è destinato, quindi, a rientrare nei ranghi di una bg del settore entro i prossimi mesi.

Da parte di Renzi, la scelta di un uomo come Guerra non sorprende più di tanto: il rapporto tra i due risale ai tempi in cui il premier era sindaco di Firenze. Guerra, oltre ad aver partecipato alle giornate della Leopolda dal 2012 al 2014, si era fatto promotore, con Luxottica, di un modello di welfare privato che va ad affiancarsi a quello pubblico, a cominciare dal sostegno agli studi per i figli dei dipendenti.

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Categories: Politica