Partono oggi i nuovi ecoincentivi sulle auto ecologiche. Per la precisione, su tutti i veicoli (moto e ciclomotori compresi) a basse emissioni complessive. I bonus sono rivolti a due distinte clientele: utenza privata e business che, in teoria, può ricorrere anche alla rottamazione.
I modelli attualmente disponibili in Italia che possono beneficiare degli incentivi sono 84 i modelli attualmente a listino in Italia che possono beneficiarne, divisi in tre tipologie in base alle emissioni di CO2 (fino a 50 grammi di anidride carbonica emessi ogni chilometro, da 51 a 95 g/km, da 96 a 120 g/km).
Le risorse stanziate dal ministero dello Sviluppo economico, a conti fatti, sono pochine: 31,3 milioni ai quali vanno sommati 32,1 milioni di fondi inutilizzati lo scorso anno per un totale di 63,2 milioni. Un’operazione che di certo non può bastare per rilanciare il mercato dell’auto in Italia, ma che, come ha sottolineato anche il ministero dei Trasporti, può avere un impatto positivo, per quanto minimale, sull’ambiente.
Stando così le cose, comunque, gli incentivi del Governo rischiano di avere un impatto minimo, dato che coprono per la maggior parte vetture dalla scarsissima domanda, come le auto elettriche (su cui c’è l’incentivo più alto: 5.000 euro), mentre sulle gpl con emissioni inferiori ai 120 g/km l’incentivo statale (2.000) euro si scontra con promozioni uguali se non migliori, come quelle di Fiat, che per il mese di maggio offre contributi almeno equivalenti.