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Google sprofonda di nuovo e spinge il Nasdaq al ribasso

FIRSTonline

Il pil riparte, l’euro recupera e i listini dell’area della moneta unica chiudono positivi, nonostante l’andamento in rosso di Wall Street e il crollo di Google (la holding Alphabet perde l’8% al Nasdaq), dopo la trimestrale inferiore alle attese. Piazza Affari +0,43%, Francoforte +0,13%, Parigi +0,1%; Madrid +0,56%. Debole Londra -0,3%. 

Dopo i recenti record a New York gli acquisti segnano il passo con il gigante del web in calo record e circa 80 miliardi di dollari di capitalizzazione in fumo nelle prime ore di scambi. Male anche Apple, -2,04%, in vista dei risultati che saranno diffusi in giornata. La borsa americana è inoltre in attesa di notizie sui colloqui commerciali in Cina e della fine, domani, del meeting di due giorni della Fed. 

L’euro si rafforza nel cambio contro il dollaro e risale a 1,12, grazie alle buone notizie sul pil dell’area della moneta unica nei primi tre mesi, +0,4%. Anche l’Italia (+0,2%) festeggia l’uscita dalla recessione tecnica che ha segnato la fine del 2018 e tira un sospiro di sollievo nonostante la crescita sia inferiore alla media europea. L’Istat mostra anche  una statistica sul mercato del lavoro migliore del previsto, con il calo del tasso di disoccupazione a marzo. Le buone notizie incoraggiano gli acquisti sull’obbligazionario, fiaccato nella prima parte della seduta dalle aste della mattinata. Il rendimento del Btp 10 anni scende al 2,57% e lo spread con il Bund regredisce a 255.40 punti base -1,28%.

Le banche, particolarmente sensibili allo spread, oggi sono contrastate in Piazza Affari e pagano lo scotto di un settore debole a livello europeo, a seguito dei conti deludenti presentati da Santander (-0,46% a Madrid) e Danske Bank (-9,57% a Copenaghen). Mediobanca perde l‘1,42%, colpita da un report di Banca Akros che si aspetta una trimestrale debole e che alla luce del +30% circa messo a segno da inizio anno sul listino taglia a “neutral” la raccomandazione sul titolo. 

La stella del giorno è Ferragamo, +3,01%, grazie al giudizio positivo degli analisti di MainFirst che hanno alzato a outperform da neutral il rating sulle azioni. Bene Prysmian, +2,5%. La Juventus rimbalza del 2,53%, ma archivia un mese in maglia nera dopo i grandi guadagni incamerati dall’acquisto di Ronaldo. Sù Atlantia +2,18%. 

Le vendite colpiscono Saipem -1,8%; Leonardo -1,15%; Exor -1,07%. 

Petrolio in rialzo, brent 72,16 dollari al barile (+0,87%)

Oro in marcia a 1284,45 dollari l’oncia.

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