Google rimandata: il colosso tecnologico americano, al pari di quando registrato anche dal rivale Microsoft, ha deluso le attese dei mercati, mettendo a segno un risultato inferiore alle attese di Wall Street e crollando di conseguenza nelle contrattazioni after-hours della Borsa newyorchese.
La casa di Mountain View da aprile a giugno di quest’anno ha fatto comunque registrare un aumento delle entrate del 20%, a 14,11 miliardi di dollari, contro il 22% dei due trimestri precedenti. I ricavi sono ammontati a 11,1 miliardi di dollari (9,56 dollari ad azione), contro gli 11,4 miliardi previsti dagli analisti, vale a dire 10,78 dollari per azione.
Si tratta di dati in ogni caso inferiori alle attese, che riaccendono le preoccupazioni più volte sollevate in casa Google, quelle sull’impatto che lo sviluppo dei dispositivi mobili – vedi smartphone e tablet – ha sui prezzi della pubblicità online. Il risultato è che negli scambi after-hours il titolo del gruppo è crollato del 5%.