Google cerca di arginare i numerosi attacchi dell’Antitrust riguardo la sua posizione dominante nel comparto pubblicitario. Alphabet, che controlla Google, ha cercato di porre fine a un’indagine Antitrust dell’Ue offrendo di vendere il suo mercato pubblicitario AdX. Ma i relatori europei hanno respinto la proposta ritenendola insufficiente, riporta Reuters. L’anno scorso, il redditizio business della pubblicità informatica di Google è stato oggetto di esame da parte delle autorità di regolamentazione dell’Ue, in seguito a una denuncia da parte dell’European publishers council.
Google, cosa dice l’Europa
La Commissione europea ha accusato Google di favorire i propri servizi pubblicitari, aprendo il quarto caso contro il motore di ricerca più popolare al mondo. I relatori dell’Ue hanno respinto la proposta di Google perché vogliono che ceda più di AdX per risolvere i conflitti di interesse dovuti alla sua presenza in quasi tutti i livelli della filiera di fornitura di tecnologia pubblicitaria, hanno detto le fonti.
AdX, o Ad Exchange, è un mercato in cui gli editori possono mettere a disposizione degli inserzionisti, in tempo reale, il loro spazio pubblicitario invenduto, che potrà essere acquistato. I ricavi pubblicitari di Google nel 2023, inclusi i servizi di ricerca, Gmail, Google Play, Google Maps, YouTube, Google Ad Manager, AdMob e AdSense, ammontavano a 237,85 miliardi di dollari, ovvero il 77% dei ricavi totali. È la piattaforma di pubblicità digitale dominante al mondo.
“Come abbiamo già detto, il caso della Commissione europea sui nostri prodotti pubblicitari display di terze parti si basa su interpretazioni errate del settore ad-tech, che è fortemente competitivo e in rapida evoluzione. Restiamo impegnati in questo business”, ha affermato un portavoce di Google.
La posizione dominate di Google ha molte sfaccettature. Ieri la Corte di Giustizia Ue ha annullato la multa di 1,49 miliardi di euro inflitta a Google dalla Commissione europea nel 2019 relativa alla piattaforma pubblicitaria AdSense.