Il gigante del lusso Louis Vuitton Moet Hennessy (Lvmh) e Google hanno firmato un accordo con cui mettono fine a una disputa cominciata nel 2005. Lvmh aveva denunciato il colosso dell’informazione in prima istanza nel 2005 a causa della pubblicità ingannevole esercitata da Google, che poi fu però assolto dalla Corte di giustizia europea e quindi tornato ai tribunali francesi.
Google comunque, dal 2010 ha adattato la sua politica alle norme degli Stati europei, e con questo accordo si sancisce definitivamente la colllaborazione dell’azienda californiana alla prevenzione della pubblicità a prodotti contraffatti.
Il nocciolo della questione sta nel fatto che Google, tramite il servizio di pubblicità online AdWords, inseriva link pubblicitari dai siti di aziende del gruppo Lvmh che rimandavano però aprodotti contraffatti. Da lì la denuncia del 2005, conclusasi positivamente con l’accordo di oggi.
Carlo D’Asaro Biondo, capo delle divisioni di Google in Sud e d Est Europa, Medio Oriente e Africa, ha detto che “il motore di ricerca, dopo aver migliorato e aumentato i sistemi che aiutano a scovare le pbblicità che possano violare alcuni diritti, non può che eliminare quei link dai suoi risultati una volta che siano stati segnalati dall’azienda vittima”.
Comunque “siamo pronti ad attuare la pratica di preavviso ed eliminazione [dei link ingannevoli, ndr.] anche per altre aziende, non solo per Lvmh” ha concluso D’Asaro Biondo in un’intervista telefonica a Bloomberg.
Allegati: LVMH Ends Legal Spat With Google Over Counterfeit Searching