Francesco Molinari, Tiger Woods, Dustin Johnson, Rory McIlroy, Jordan Spieth: la crema del golf mondiale si riunisce questa settimana in Ohio per il il WGC-Bridgestone Invitational, gara riservata ai migliori 50 giocatori del World Ranking. In palio ci sono 10 milioni di dollari, una prima moneta di 1,7 milioni e 550 punti per la Fedex, mentre si avvicina a grandi passi un finale di stagione infuocato, con l’ultimo major dell’anno, il Pga Championship, in calendario la prossima settimana e due dei quattro Playoffs a seguire le ultime due settimane di agosto.
Una maratona nella quale Molinari è candidato a svolgere un ruolo da protagonista dopo la vittoria nell’Open Championship (terzo appuntamento annuale del grande siam) e il salto al sesto posto in graduatoria mondiale.
Si tratta di un record in carriera per Molinari, che ha indubbiamente cambiato passo con l’entrata in scena di Phil Kanyon come allenatore per il gioco sui green. A questo punto il torinese può ambire a qualsiasi traguardo, compresa la leadership mondiale. Dustin Johnson non sembra però pronto a cedere il suo scettro, visto che la scorsa settimana è andato a segno in Canada. Il confronto fra questi due grandi campioni oggi sarà in diretta, poiché partono insieme dal tee della buca uno, alle 14,10 ora americana, le 20,10 in Italia.
Si sente pronto per una vittoria anche Tiger Woods che, dopo 5 anni di digiuno, tenta di vincere questa gara per la nona volta. Il suo ultimo successo fu proprio al Bridgestone nel 2013, prima di essere risucchiato dal tunnel degli interventi alla schiena e delle lunghe convalescenze. Tiger ha risalito la china in questi mesi e dall’abisso del posto 1200 nel mondo è tornato in zona 50, grazie alla bella prestazione nell’Open Championship, dove è arrivato sesto.
Difende il titolo il giapponese Hideki Matsuyama, che non è nelle condizioni di forma nello scorso anno. Insieme a Molinari sono nella prima fascia dei candidati al titolo Justin Rose, Justin Thomas e Brooks Koepka, che lo seguono nel ranking. Sono un passo dietro, perché un po’ discontinui, gli altri cinque tra i top ten, ossia Jon Rahm, Rory McIlroy, Jordan Spieth, Rickie Fowler e Jason Day.