Tiger Woods ci riprova e oggi torna in campo per l’evento organizzato dalla sua Fondazione, l’Hero World Challenge, alle Bahamas. I partecipanti sono solo 18, si tratta di un appuntamento minore e fuori dalla Fedex, ma con un field da major, perché tutti gli assi del golf sono ai tee di partenza: 8 dei primi 10 dell’ordine di merito mondiale; 17 dei primi 30. Fra loro anche il nostro Francesco Molinari, che ha colto l’invito dell’amico-rivale americano. Le Tv di tutto il mondo sono pronte a puntare i riflettori sul campionissimo e i tifosi a incollarsi davanti al teleschermo. Tutto è in gioco e tutti sono in gioco: se Tiger rientra in forma, l’intera filiera del golf tira un sospiro di sollievo.
Il 41enne è fermo dallo scorso febbraio, dopo il quarto intervento chirurgico alla schiena. L’ex numero uno, oggi è il numero 1199 del mondo, ma dal 2013 non ha praticamente mai giocato, ha fatto solo 19 tornei, molti dei quali interrotti per problemi fisici. Questo non cancella il suo dominio di 683 settimane in cima all’ordine di merito, record difficile da superare, ma la dice lunga sul suo stato di forma e di salute negli ultimi anni.
Ricordiamo, per chi ancora non lo sapesse, che Tiger Woods ha vinto 79 tornei sul PGA Tour comprensivi di 14 major (l’ultimo nel 2008) e oltre cento tornei sommando i vari circuiti.
Non resta che sperare: “Nei giri di prova – sostiene il campione – non ho avuto alcun problema alla schiena e la notizia è degna di nota se confrontata con quello che ho passato. Finalmente mi sento davvero bene. L’anno scorso ero in grado di colpire una pallina, ma poi avvertivo dolore, ora invece non ho più fastidio anche se noto una certa rigidità. Lasciatemi giocare e saprò dirvi cosa sarò in grado di fare”.
Sul percorso dell’Albany Golf Course, nel distretto di New Providence, difende il titolo il giapponese Hideki Matsuyama, uno degli otto concorrenti tra i primi dieci del world ranking in gara: oltre al nipponico, numero 5, ci sono Dustin Johnson, numero 1, Jordan Spieth 2, Justin Thomas 3, Justin Rose 6, Brooks Koepka 7, Henrik Stenson 8 e Rickie Fowler 9. Da seguire l’inglese Tommy Fleetwood (18), vincitore dell’ordine di merito europeo 2017, e lo svedese Alex Noren (17). In un simile contesto ha le sue carte da giocare Francesco Molinari (numero 21), anche se nelle ultime prestazioni è stato un po’ altalenante. Il torinese appartiene ormai all’élite mondiale ed è in grado di competere a qualsiasi livello e contro ogni avversario