Rory McIlroy difende il titolo a Dubai, nell’ultimo appuntamento sul golfo, l’Omega Desert Classic, da oggi a domenica, sul fantastico percorso degli Emirates, un’oasi di verde strappata al deserto. Il field è di gran livello, grazie a un consistente numero di giocatori europei che dominano anche la scena mondiale. Rory è secondo nel world ranking, dietro al texano Jordan Spieth, che questa settimana riposa. L’obiettivo del nord-irlandese è risalire in prima posizione e già la settimana scorsa è tornato secondo, dopo lo scivolone dell’australiano Jason Day, passato in terza posizione a causa della brutta performance di San Diego, dove non ha nemmeno passato il taglio.
Rory è in forma, ha voglia di vincere e di vivere una grande stagione. A Dubai, il giovane campione, si è rivelato anche un fuoriclasse nell’amicizia, soprattutto verso Tiger Woods. “Tiger è una grande persona, dentro e fuori i campi da golf – ha detto Rory a una radio locale – io spero fortemente di rivederlo in gara, perché sono sempre stato un suo tifoso. La mia generazione è cresciuta guardando Tiger, vero punto di riferimento per il golf. Grazie a lui questo sport è diventato più giovane, più fresco, più atletico. Tutti noi volevamo emularlo. Potrei elencare tutti i suoi successi in carriera, quando ha vinto, dove ha vinto, dov’ero io quando ha vinto. Insomma ero e sono un suo grande fan, come un sacco di ragazzi della mia generazione”.
Purtroppo Tiger, dopo tre interventi alla schiena, a Dubai non c’è, mentre solo tre anni fa era la star del torneo e non si fanno previsioni sul suo rientro sul tour, Rory comunque gli ha mandato un invito per l’Irish Open, in calendario per maggio. Chissà che per quella data l’ex numero uno non sia di nuovo in forma.
Intanto godiamoci un golf orfano di Tiger, ma pur sempre di grandissimo livello. A Dubai troviamo lo svedese Henrik Stenson, numero 6 del mondo, Graeme McDowell, Martin Kaymer, Louis Oosthuizen ed Ernie Els, tutti vincitori di major. Gli italiani schierano tre giocatori: Matteo Manassero, Edoardo Molinari e Renato Paratore. Su quest’ultimo, diciottenne, romano, si concentrano le speranze azzurre, anche in vista delle Olimpiadi di agosto e della Ryder Cup di settembre. La strada è lunga, ma bisogna cominciare a portare a casa qualche buon risultato.
Il montepremi è vicino ai 2,5 milioni di euro; più di 400mila euro per il primo. Il fine settimana è particolarmente interessante per il golf, anche perché negli States si disputa un altro torneo di eccellente livello: il Waste Management Phoenix Open, a Scottsdale, in Arizona. Fra il big Rickie Fowler, numero quattro del mondo, il fuoriclasse Phil Mickelson e poi Bubba Watson, Steve Stricker, Brandt Snedeker, quest’ultimo vincitore la settimana scorsa a Torrey Pines. Il piatto è ricco: 6,5milioni di dollari, oltre un milione per il primo. Entrambi gli appuntamenti vengono trasmessi in diretta su Sky Sport.