Lo sport è anche spettacolo e i campioni fanno la differenza: finalmente oggi, a Palm Beach Gardens in Florida, tornano in campo Tiger Woods, Phil Mickelson e Adam Scott, per l’Honda Classic, il primo appuntamento del cosiddetto Florida Swing, il gruppo di gare del tour americano che si gioca nel caldo stato meridionale degli States. Matteo Manassero è l’unico italiano del field e arriva ai blocchi di partenza dopo una buona prova al WGC Accenture Match Play della scorsa settimana.
Teatro della contesa è il PGA National, percorso Champion, un campo di 6500 metri che l’anno scorso è stato dichiarato il par 70 più difficile del circuito. Progettato da George e Tom Fazio nel 1981 appositamente per i grandi eventi, il percorso ha ospitato anche la Ryder Cup del 1983. Nel ‘90 Jack Nicklaus ne ha fatto il restyling, introducendo la famosa “Bear Trap”, la trappola dell’orso, costituita dalle buche 15, 16 e 17. In sostanza non bastano 14 buche giocate bene per stare tranquilli, alla 15 si riparte da zero e può accadere di tutto.
Tiger non ha mai “sbranato” il Pga National e sembra improbabile che ci riesca questa volta. Il numero uno del mondo sta giocando male e poco, quindi non arriva all’appuntamento con una gran carica. Prima del Masters, in calendario dal 10 al 13 aprile, parteciperà a tre eventi nel cortile di casa, la Florida. Gli altri due sono il WGC Cadillac e l’Arnold Palmer Invitational, entrambi vinti nel 2013. Un super lavoro concentrato in un mese, per rimettere in sesto una stagione partita a rilento, forse a causa di un presunto male alla schiena o forse per qualche grattacapo con Lindsey Vonn che vorrebbe sposarlo e lui che non ne avrebbe voglia. Gossip a parte il golf è così, oggi, anche per Tiger che ha 38 anni (39 a dicembre) e che ha dovuto rivedere il suo swing per l’ennesima volta, per opportare i problemi al ginocchio sinistro. Si spera che anche Mickelson abbia superato il mal di schiena e, nonostante i suoi 44 anni, faccia vedere il bel gioco che ha espresso qualche settimana fa a Abu Dhabi.
Scott, in questo momento, è la stella più brillante della serie A del golf. L’australiano è campione Masters in carica e, da un anno a questa parte, è super convinto del suo gioco e delle sue possibilità. Vedremo se i fatti gli daranno ragione e se riuscirà a scalzare Tiger dal trono del World Ranking. Scott, a 34 anni, è più giovane di Matteo Renzi e ha un atteggiamento persino più aggressivo. Tutte carte da sfoderare nell’arena, soprattutto nei major, anche se la palla è tonda e spesso rotola dove vuole.
I giocatori che si contendono il trofeo Honda, vinto da Michael Thompson nel 2013, sono 144. Fra questi spiccano: Rory McIlory, in buona forma, ma ancora un po’ incerto sul putt nei momenti decisivi, come si è visto a Dubai e Marana; Justine Rose, sempre impeccabile nel gioco, sembra aver trovato il giusto equilibrio psicofisico per cogliere le opportunità che il golf può offrire. Sergio Garcia, Lee Westwood, Luke Donald, Martyn Kaymer, Stephen Gallacher sono altri europei in buona posizione nel ranking, come Matteo Manassero del resto, che ha una nuova opportunità di mettersi in luce negli States. Peccato che la settimana scorsa la regia internazionale lo abbia snobbato; nel primo turno ha giocato benissimo e ha mandando a casa Luke Donald; nel secondo ha perso da Jason Dufner, ma dopo essere stato in vantaggio per quasi 18 buche. Diciassettesimo posto per lui e 99mila euro di premio.
Riposano questa settimana i due grandi protagonisti del WGC Accenture Match Play: il vincitore Jason Day e il secondo classificato Victor Dubuisson. Il 25enne australiano si è confermato un campione, mostrando uno splendido gioco lungo e imbucando molti putt decisivi. La simpatia del pubblico però è stata catturata dal giovane francese: 23 anni e una serenità imperscrutabile, qualità che ne fanno un candidato eccellente alla prossima squadra di Ryder Cup. Grazie al piazzamento raggiunto in questo torneo Dubuisson è anche salito in classifica nella Race To Dubai, dove ora è terzo dietro a Thomas Bjorn e Srgio Gracia.
Torneo in diretta su Sky Sport 2 il primo giorno e su Sky Sport 3 gli altri giorni, dalle 21 a mezzanotte. In palio ci sono 6 milioni di dollari, 1,080 milioni al primo, 500 punti per la Fedex. Tiger, oggi, parte al mattino presto con Zach Johnson e Keegan Bradley, quindi alle nove di sera avrà già finito. Manassero parte invece alle 13,15 (19,15 ora italiana) e, se la regia internazionale lo grazierà, il pubblico italiano potrà seguirlo in terna con David Hearn e Ricky Barnes. I riflettori saranno sicuramente puntati comunque su Adam Scott, Rory McIlroy e Billy Horshel (al tee della uno alle 12,25) e su Phil Mickelson, Graeme McDowell e Rickie Fowler, sempre alla uno dieci minuti dopo. L’European Tour infine resta in Sud Africa, a Centurion, dove giocano anche Edoardo Molinari e Andrea Pavan, a caccia di punti per risalire la classifica mondiale ed europea.