Che lo si voglia o no, che ci si creda o no, l’Italia è destinata a svolgere un ruolo sempre più importante sulla scena del golf mondiale. Un assaggio di questo salto di qualità si avrà a partire da giovedì a Monza, quando prenderà il via il 73esimo Open d’Italia, il primo del progetto Ryder Cup 2022.
A segnare la differenza di quest’Open tricolore rispetto ai precedenti è il montepremi, per la prima volta a quota 3 milioni di euro, doppio rispetto allo scorso anno, e la qualità del filed, che comprende cinque vincitori di major, fra cui Danny Willett, campione Masters 2016.
Lee Westwood, il fuoriclasse inglese che è stato anche numero uno del mondo, torna in Italia dopo 16 anni, ma sullo splendido percorso del Golf Club Milano gli spettatori potranno vedere anche sette dei 12 giocatori della squadra di Ryder di quest’anno. Insomma il salto di qualità è percepibile e racconta di un futuro sempre più alla ribalta per il golf azzurro. Aggiudicarsi la Ryder Cup a Roma per il 2022 ha comportato un impegno della Federazione per altri 10 Open milionari.
Dal 2017 infatti la posta in gioco salirà a 7 milioni di euro e a quel punto arriveranno anche i numeri uno, dall’una all’altra sponda dell’Oceano. L’obiettivo del presidente della Federazione golf, Franco Chimenti, è di triplicare i dilettanti italiani nell’arco di questi 11 anni. Un progetto che assomiglia a un sogno, in un momento di stagnazione economica perdurante, ma è un miraggio nel quale vale la pena di credere.
In ogni caso l’esiguità dei tesserati nostrani (fermi sotto quota centomila) non toglierà nulla al protagonismo italiano sulla scena golfistica mondiale, almeno come paese organizzatore di grandi tornei.
L’Open di Monza è un ottimo momento per chi vuole avvicinarsi al golf o scoprire di cosa si tratta. In primo luogo perché l’entrata è gratuita e l’occasione è più unica che rara. Ci sono ben pochi spettacoli sportivi nel mondo, a questo livello, dove gli spettatori non pagano il biglietto. Probabilmente sarà l’ultima volta anche nel nostro paese e vale conviene approfittarne.
E poi perché ci sono mille iniziative per divertirsi: esibizioni dei giocatori, possibilità di tirare palline per chi non ha mai provato, mini lezioni di maestri della Pgai per neofiti. Chi arriva coi bambini e non ha voglia di tiraseli dietro, può parcheggiarli al Family Village, dove personale specializzato si occuperà di loro. Per chi ha fame il ristoro è stellato. Insomma, se il tempo sarà clemente, senza troppo caldo, ma anche senza l’annunciata pioggia, sarà una grande festa.
Il pubblico di venerdì è pregato di vestirsi di bianco, rosso e verde per sostenere un’iniziativa di solidarietà coi terremotati. Nel weekend infine verrà esposto anche il trofeo della Ryder Cup, in gita a Roma in questi giorni, al Marco Simone, sede del mega evento in calendario fra 6 anni.
Per gli appassionati, questa settimana, l’Open d’Italia è, d’altra parte, il protagonista assoluto, perché negli Stati Uniti si riposa, prima dell’ultimo evento Fedex. Anche la copertura televisiva di Sky quindi sarà al top, con repliche serali.
Gli italiani in campo sono 20. Un lungo elenco che comprende Francesco Molinari, il nostro giocatore più alto nel ranking mondiale e che milita stabilmente sul Pga Tour; poi Matteo Manassero, Nino Bertasio, Renato Paratore, Edoardo Molinari solo per citare i più famosi e qualificati per riportare a casa il trofeo.
I dilettanti sono 5 e avranno l’occasione straordinaria di competere con alcuni tra i giocatori più forti del mondo. Le nazioni rappresentate sono 26, i partecipanti 156, 10 i professionisti fra i primi 50 dell’ordine di merito mondiale, 21 dei primi cento.
Fra i debuttanti di livello troviamo Chris Wood, Matthew Fitzpatrick, Andy Sullivan e Rafael Cabrera Bello; fra gli amici che tornano ancora una volta c’è l’ex numero uno del mondo Martin Kaymer. Il primo classificato vince 500 mila euro, ma per giocare nel weekend bisogna superare il taglio fissato a 65 partecipanti e pari merito.
