Mancano 5 settimane al Masters e Francesco Molinari cercherà di sfruttarle al meglio per accumulare punti in vista del primo major dell’anno. Nell’arco di un mese l’azzurro farà ben quattro tornei e la sua maratona verso Augusta comincia oggi, in Florida, dove si disputa il Valspar Championship, sul percorso dell’Innisbrook Resort (Copperhead) a Palm Harbor. In palio ci sono 5,9 milioni di dollari, 1,082 milioni per il vincitore.
Difende il titolo l’australiano John Senden, ma il suo compito si prospetta arduo, visto il livello dei contendenti in campo, a partire dal connazionale Adam Scott, quarto la settimana scorsa al debutto stagionale a Miami, nel WGC Cadillac vinto da Dustin Johnson.
Fra i big in gara ricordiamo Henrik Stenson, Justin Rose, Jim Furyk, Patrick Reed, Jordan Spieth, Luke Donald, Ian Poulter, Ernie Els. Torna al lavoro, dopo il successo all’Honda Classic anche l’irlandese Padraig Harrington che, con il suo esempio, spera di infondere un po’ di fiducia anche in Tiger Woods. Harrington, 43 anni, non vinceva dal 2008 e dalla terza posizione del Ranking era sceso oltre la numero 300: “E se ce l’ha fatta Paddy…”.
Woods per ora tace e non rivela quando e se tornerà in campo, è probabile però che faccia sapere qualcosa entro venerdì pomeriggio, termine ultimo per “iscriversi” all’Arnold Palmer Invitational, della prossima settimana. Tiger ormai sembra molto preso dalla sua vita privata, dai campi che disegna e dal ristorante che aprirà entro fine mese a Jupiter.
Si dice però che si stia anche allenando e c’è da sperare che vorrà cimentarsi con il golf agonistico prima del Masters, ammesso e non concesso che decida di partecipare al major più chic ed esclusivo, a quello che ha vinto di più e meglio.
Sul fronte europeo c’è da registrare il ritorno al gioco di Matteo Manassero. L’occasione è il Sunshine Tour sul percorso del Pretoria CC a Waterkloof, in Sudafrica, da oggi a domenica.
“Le batterie sono ricaricate – dice il ventunenne – è il momento di tornare ad essere competitivi”. Ottimista anche il suo allenatore Alberto Binaghi “Matteo ha avuto una crisi più personale che tecnica” e in Sudafrica non si aspetta grandi cose, ma “un atteggiamento più positivo”. Del field fanno parte anche Renato Paratore, Edoardo Molinari e Marco Crespi.