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Golf: i Molinari e Manassero al gran finale a Shanghai

Debuttano oggi in Cina le Final Series, che vedono in campo i tre big italiani Matteo Manassero, Francesco e Edoardo Molinari.

Golf: i Molinari e Manassero al gran finale a Shanghai

Le Final Series, i quattro tornei che chiudono la Race to Dubai, debuttano oggi a Shangai con il BMW Masters, sul lago Mälaren, in Cina. Matteo Manassero, Francesco e Edoardo Molinari, fanno parte del ristretto field di 76 giocatori e concorrono per accumulare punti e risalire posti in classifica prima dell’evento conclusivo fra tre settimane negli Emirati.

Il campionato europeo, in questo percorso conclusivo, assomiglia sempre di più al “rivale” nordamericano (la FedexCup). La money list infatti viene tradotta in punti e i tornei finali conferiscono una dote maggiore ai vincitori, aprendo le porte agli inseguitori di Rory McIlroy. Si tratta di un epilogo ricchissimo:  30,5 milioni di dollari suddivisi in quattro tornei (7 milioni nel BMW Masters), più cinque milioni di dollari di bonus che andranno ai primi quindici dell’ordine di merito. Per gli azzurri è un’occasione da non perdere, visto che Francesco e Edoardo Molinari sono rispettivamente 26esimo e 27esimo nella classifica europea, a pochi passi dalla 15esima posizione. Manassero, reduce da una brutta stagione, è solo 50esimo, ma non è mai troppo tardi per raddrizzare un anno no.

Purtroppo all’appuntamento mancano molti big, primo fra gli altri il numero uno del mondo Rory McIlory (alle prese con qualche problema fisico e con una causa alla società che gestiva la sua immagine), il quale non tornerà in campo prima qualche settimana. Grandi assenti anche Henrik Stenson, il vincitore della Race to Dubai nel 2013, attualmente numero tre in classifica e Sergio Garcia (numero due), che ha preferito impiegare questi quattro giorni (da oggi a domenica) sul torneo del Pga Tour.

Al tee di partenza di Shangai ci sono comunque sette giocatori della squadra europea di Ryder Cup e il capitano Paul McGinley. Si tratta di Jamie Donaldson, Thomas Bjørn, Victor Dubuisson, Stephen Gallacher, Graeme McDowell, Ian Poulter e Justin Rose. Difende il titolo lo spagnolo Gonzalo Fernandez-Castaño, che lo scorso anno superò di un colpo Francesco Molinari e Thongchai Jaidee.

Il tour resterà a Shangai anche la prossima settimana, per il WGC-HSBC Champions, con una borsa di 8,5 milioni di dollari. Dal 13 al 18 novembre l’appuntamento invece è in Turchia, mentre la finalissima dal 20 al 23 novembre sarà a Dubai, emirato che dà il nome all’intero circuito.

Anche il tour statunitense questa settimana è in Oriente, precisamente in Malesia per il Cimb Classic che ha luogo sul tracciato del Kuala Lumpur G&CC nella capitale che dà il nome al circolo. Tra i partecipanti lo spagnolo Garcia, gli inglesi Paul Casey e Lee Westwood, i sudafricani Charl Schwartzel e Retief Goosen. Il montepremi è di sette milioni di dollari con prima moneta di 1.260 milioni di dollari.

Si chiude oggi intanto sul lago di Como la Fiera internazionale (IGTM) di golf e turismo. Positivo il bilancio del settore, che continua a crescere a due cifre (+21,4% nel biennio 2012-2013) nonostante la crisi. Secondo un’indagine presentata nei giorni scorsi inoltre l’Italia sta diventando una meta sempre più ambita dai giocatori di tutto il mondo. Dalle interviste a un campione di 6000 golfisti europei emerge infatti una gran voglia di Belpaese, visto che in larga percentuale questi turisti con sacca in spalla vogliono prenderlo in considerazione come meta per una vacanza di golf nei prossimi cinque anni: è così per il 31% di inglesi e irlandesi, il 56% dei francesi, il 71% degli svedesi e il 76% dei tedeschi.

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