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Golf, i cento migliori d’America nella seconda prova dei playoff

Keith Allison on Flickr

Non molla Tiger Woods, che forse non ha mai giocato tanti tornei di seguito in vita sua, almeno da quando è diventato il simbolo del golf del mondo. Ci tiene l’ex numero uno a guadagnare punti nella classifica della FedexCup, per questo scende in campo anche questa settimana. Vicino a Boston, a Norton, Massachusetts, si gioca infatti il secondo dei 4 playoff che chiudono il lungo tour Usa, con una scorpacciata di denaro: 9 milioni per ogni torneo più un bonus di oltre 30 milioni di dollari per la classifica annuale; dieci milioni solo per il primo. La gara è il Dell Technologies Championship e si gioca da venerdì a lunedì, con un giorno di ritardo rispetto al solito. Gli ammessi a disputarla sono solo i primi cento giocatori in classifica Fedex, ma in realtà saranno 98 per l’assenza di Francesco Molinari e Rickie Fowler.

La settimana scorsa è avvenuta una prima scrematura, che ha eliminato 25 giocatori. Al prossimo appuntamento i partecipanti saranno 70 e per il gran finale solo 30. Fra questi ultimi soltanto i primi cinque giocatori in classifica avranno la matematica certezza di vincere il bonus annuale per il primo classificato vincendo il torneo.

Ecco perché Tiger, pur avendo superato faticosamente il taglio la settimana scorsa, insiste. Al momento è venticinquesimo e cercherà in tutti i modi di non uscire dai primi 30. Anzi, vista la sua determinazione, ce la metterà tutta per entrare nella cinquina magica. Chi invece si è già garantito un posto al sole è Bryson DeChambeau, a segno la scorsa settimana e, proprio grazie a questa vittoria, primo in graduatoria annuale.

Gli ultimi 4 tornei portano infatti in dotazione una marea di punti, in grado di ribaltare anche i pronostici più scontati. Il 25enne nato a Modesto, in California, è un giocatore molto particolare, con uno swing unico e tutti i ferri di uguale lunghezza. Il suo stile, non bello da vedere, a quanto pare funziona. In questa gara dovrà confrontarsi, almeno venerdì e sabato, con i suoi diretti rivali Dustin Johnson (secondo) e Justin Thomas (terzo). Tiger gioca invece con Masrc Leishman (24) e Chez Reavie (26).

Da tenere d’occhio è la terna formata da Tony Finau (4); Brooks Koepka (5); Justin Rose (6). Da non sottovalutare nemmeno Jordan Spieth (33), Xander Schauffele (34), Brandt Snedeker (35). Per la gioia dei loro tifosi si riaffacciano al gioco anche Rory McIlroy (28) ed Henrik Stenson (55), probabili colonne della prossima Ryder Cup (per Stenson la chiamata non è scontata). Salta l’incontro invece Francesco Molinari, che la settimana scorsa non ha nemmeno passato il taglio. Grazie al suo bottino di vittorie annuali però Molinari vanta un’ottima posizione in classifica, dove è ancora tredicesimo, quindi non dovrebbe aver problemi a qualificarsi per l’ultima tappa.

In Europa da oggi si gioca invece in Danimarca, dove Edoardo Molinari è l’unico italiano in campo. Si tratta dell’ultima gara valida per la Ryder Cup. Per i qualificati in squadra i giochi sono già fatti, mancano però le quattro wild card del capitano Thomas Bjorn, che le comunicherà al termine dell’evento.

Degli otto che risultano ammessi di diritto sarà presente solo Thorbjorn Olesen, che insieme a Bjorn non poteva disertare l’Open nazionale. Sei competono nel PGA Tour per la FedEx Cup (Justin Rose, Tyrrell Hatton, Tommy Fleetwood, Jon Rahm, Rory McIlroy e Alex Noren), mentre, come abbiamo già detto, riposa Francesco Molinari, leader della “European points”.

Nel field di buona caratura gli inglesi Eddie Pepperell e Matthew Fitzpatrick, appena fuori dalla lista dei qualificati, proveranno a convincere Bjorn a puntare su di loro per la sfida di Parigi (28-30 settembre). Cercheranno di ritagliarsi un ruolo da protagonisti anche il tedesco Martin Kaymer, gli altri inglesi Matt Wallace e Danny Willett, i coreani Soomin Lee e Jeunghun Wang, il belga Thomas Pieters, l’australiano Scott Hend e il sudafricano Haydn Porteous, per citarne alcuni. Il montepremi è di 1,5 milioni di euro, con 250mila euro come prima moneta.

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