Il golf italiano vince a Torino, con un’edizione dell’Open straordinaria e un tutto esaurito di 30 mila spettatori, grazie alla saggia scelta dell’ingresso gratuito che attira molti appassionati e qualche curioso. In campo, purtroppo, gli azzurri lasciano troppi colpi l’ultimo giorno e il primo premio va a Julien Quesne, 33 anni francese di Le Mans, che chiude a -12. Sedicesimo posto per Francesco Molinari, fantastico in terza giornata, ma poco convincente ieri e quindi “un po’ deluso”; 42esimo Matteo Manassero, che ammette “non sono riuscito a trovare il giusto ritmo di gara”; 38esimo Renato Paratore, giovanissimo dilettante del Parco di Roma, nuova speranza del golf tricolore. Quesne porta a casa 250mila euro e fa un bel salto nel Ranking mondiale e nella Race to Dubai, la classifica del tour europeo.
Negli Usa intanto un europeo vince il campionato: lo svedese Henrik Stenson, in forma strepitosa e ineguagliabile, conquista il Tour Championship by Coca Cola e si aggiudica il bonus di 10 milioni di dollari della FedExCup. Stenson, 37 anni, precipitato a numero 220 del mondo 2 anni fa, conquista il premio più ambito e torna numero 4 del Ranking: “Questo dimostra che non mollo mai – dice – è un risultato che va oltre le mie aspettative”. Lo svedese ha uno swing potente e un carattere deciso, è molto simpatico ma anche collerico e solo la settimana scorsa ha spaccato la testa di un drive che non riusciva a tenere in pista. Questa settimana invece tutto è andato come sognava.
E’ la prima volta che un giocatore del vecchio continente domina la vetta di questa classifica, almeno nella versione aggiornata dal 2007 in poi. Stenson centra l’obiettivo e in un colpo solo ottiene un premio stellare, ai 10 milioni infatti aggiunge anche 1,440 milioni di dollari dell’ultimo playoff. Nemmeno Tiger Woods riesce ad arginare la forza esplosiva di Stenson e in prima giornata, quando giocano insieme, lo subisce pesantemente. Lo svedese cattura tutte le bandiere mentre Tiger non riesce a imbucare nemmeno un putt. Il risultato è che il primo sale in vetta alla gara e non scende più dal suo podio, mentre il secondo precipita in fondo alla classifica e mantiene il secondo posto nella Fedex grazie ai punti accumulati in precedenza.
Per Tiger ci sono comunque 3 milioni di dollari di bonus di consolazione, una cifra da sogno per tutti. Ma il campione, dall’alto della montagna dei premi in denaro accumulati in carriera, vuole altre conferme del suo gioco e in questa fase non riesce a trovarle. Nel 2013 vince ben 5 volte, più di tutti, è primo nel Ranking mondiale, ma potrebbe sfuggirgli il riconoscimento di giocatore dell’anno, perché a secco di major, non brilla nella FedExCup e accumula incidenti sulle regole. A contendergli il primato ci sono Stenson, Adam Scott, australiano, vincitore del Masters, quarto alla Fedex; Phil Mickelson, statunitense, vincitore dell’Open Championship, nono nella Fedex.
La stagione americana 2013 si chiude qui, ma i bei tornei non finiscono: fra due settimane infatti gli Usa scenderanno in campo contro il resto del mondo (non Europa) per la President Cup, una versione in tono minore della Ryder Cup, ma senza gli europei. Il resto del mondo non ha quasi mai vinto, questa volta però dall’altra parte della barricata ci sono giocatori del calibro di Adam Scott e le partite saranno tutte da giocare e da seguire.
Il tour europeo invece è ancora in pieno svolgimento. La prossima settimana si trasferisce in Scozia, per l’Alfred Dunhill Links Championship, sull’ Old Course St. Andrews, il tempio del golf. Sarà una parata di stelle, con un montepremi attraente di 5 milioni di dollari. Per i quattro tornei del gran finale bisogna invece aspettare fine ottobre, dove ci saranno quattro appuntamenti ricchissimi e di grandissimo livello. Occasioni alle quali parteciperanno anche moli “divi” europei, che ormai vivono stabilmente negli Usa. Non bisogna dimenticare infatti che Henrik Stenson è primo, per ora, anche nella Race to Dubai e, a partire da Shangai, vorrà difendere la sua posizione fino all’ultimo, lasciandosi l’opportunità di fare, della stagione 2013, una vera scorpacciata di titoli e di premi in denaro.