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Golf, campioni del mondo a Miami

Sono solo 66 giocatori, ma sono i migliori: prende il via oggi a Miami il WGC Cadillac Championship, primo di una serie di quattro campionati mondiali comuni ai diversi circuiti. La sede è il Trump National Doral, il percorso è il leggendario Blue Monster, i protagonisti attesi a una delle prove più interessanti della stagione sono le star del World Ranking.

Tutti da seguire i tee time, fissati in base alla graduatoria mondiale. Giocano insieme oggi e domani, per la prima volta nel 2016: Jordan Spieth, Jason Day e Rory McIlroy; Bubba Watson, Rickie Fowler, Henrik Stenson; Justine Rose, Dustin Johnson e Adam Scott, solo per citare i primi nove giocatori del Ranking.

L’appuntamento è di quelli ai massimi livelli, secondo solo a un major. Il montepremi è proporzionato all’occasione: sono 9,5 milioni di dollari, di cui 1,620 milioni destinati al primo classificato. Anche i punti per la Fedex Cup, la classifica del circuito Usa, sono 550, cioè 50 più della media.

I candidati a vincere questo prestigioso campionato sono moltissimi. Il favorito è Adam Scott, l’australiano di 35 anni ex numero uno del mondo, vincitore la settimana scorsa dell’Honda Classic. Scott è molto in forma in questo avvio di stagione e sembra perfettamente a suo agio con un putt di lunghezza normale, dopo aver abbandonato il “puttone” messo al bando dalle regole internazionali di golf.

La platea di aspiranti al titolo però è lunga quanto la lista degli ammessi alla competizione. Per ricordare solo alcuni nomi citiamo lo spagnolo Sergio Garcia, il nordirlandese Graeme McDowell, il giapponese Hideki Matsuyama, il sudafricano Louis Oosthuizen, a segno la scorsa settimana nel Perth International (Eurotour). Da decifrare invece lo stato di forma di Phil Mickelson, Jim Furyk, Martin Kaymer o Charl Schwartzel.

Campione in carica è Dustin Johnson, mentre nel field non è rientrato nessun italiano, neppure il bravissimo Francesco Molinari che ancora non ha ingranato la marcia giusta.

Il percorso è un par 72 di 6.800 metri, un gioiello incastonato in quel paradiso golfistico che è la Florida, nato nel 1962 e rivisitato dall’acquirente Donald Trump nel 2013, con un investimento pari a 200 milioni di dollari. Il Blue Monster deve il suo nome alla buca 18 (“la buca 18 più difficile del mondo” ai tempi di Jack Nicklaus) dove l’acqua corre lungo tutta la parte sinistra, tormentando i giocatori dal tee di partenza fino al green.

Tiger Woods detiene il record dello score più basso, realizzato nel 2005, prima di tutti i suoi malanni.

A questo proposito proprio ieri il campionissimo ha fatto sapere di sentirsi un po’ meglio, di aver persino cominciato a tirare qualche ferro nove, ma di non essere in grado di fare previsioni sul suo rientro. “Voglio giocare di nuovo ai massimi livelli – sostiene Tiger – per fare questo però devo stare bene”. La muscolatura, ferma per tutti questi mesi, non è più quella di una volta: “E ho un sacco di lavoro davanti a me”.

Non resta che seguire lo spettacolo orfano di Tiger. Il campionato viene trasmesso in diretta ogni sera su Sky Sport, a partire dalle 19 oggi e domani e dalle 18 sabato e domenica.

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