Utili in calo e sotto le stime per Goldman Sachs che ha chiuso il quarto trimestre del 2021 con un profitto netto di 3,935 miliardi di dollari, 10,81 dollari per azione, in ribasso del 13% rispetto ai 4,506 miliardi, 12,08 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno precedente. Saliti più del previsto i ricavi, che negli ultimi mesi dello scorso anno si sono attestati a 12,639 miliardi (+8%), spinti dal buon andamento delle aree Consumer & Wealth Management e Investment Banking, mentre le divisioni asset management e global markets hanno rallentato il passo. Gli analisti attendevano profitti per 11,77 dollari per azione su un giro d’affari di 12,04 miliardi.
Nell’intero 2021, i ricavi sono invece balzati del 33% a 59,339 miliardi di dollari, mentre l‘utile netto è più che raddoppiato, crescendo del 129% a 21,635 miliardi, 59,45 dollari per azione, dai 9,459 miliardi del 2020. “Il 2021 è stato un anno record per Goldman Sachs. La straordinaria performance dell’azienda è una testimonianza di forza. Andando avanti, restiamo impegnati a far crescere Goldman Sachs, diversificando le nostre attività e offrendo forti ritorni per gli azionisti”, ha detto l’amministratore delegato David Solomon.
Nel 2021 il ritorno del capitale proprio (Roe) è stato del 23%, il massimo dal 2007, con un dato annualizzato del 15,6% nel quarto trimestre. Il valore contabile per azione nell’anno e’ salito del 20% a 284,39 dollari.
Per quanto riguarda i dati annuali delle singole divisioni, quella di investment banking ha generato ricavi in rialzo del 58% a 14,88 miliardi di dollari (+45% a 3,80 miliardi nel quarto trimestre).. L’area Global Markets (-7% nel IV trimestre) nel 2021 ha prodotto ricavi in rialzo del 4% a 22,08 miliardi, il massimo in 12 anni,, mentre nell’anno l’area asset management ha riportato ricavi per 14,92 miliardi. La divisione Consumer & Wealth Management ha avuto un giro d’affari per 7,47 miliardi nel 2021 (+25%) e di 1,97 miliardi nel quarto trimestre (+19%).
Nell’anno gli accantonamenti contro future perdite legate al credito si sono ridotti a 357 milioni, contro i 3,10 miliardi del 2020. Le spese operative per il 2021 sono salite del 10% a 31,94 miliardi e il tasso di efficienza è stato del 53,8%, contro il 65% del 2020.
Il Cda ha dato via libera al pagamento, il prossimo 30 marzo, di un dividendo di 2 dollari per azione. Nell’anno la società ha restituito agli azionisti capitale per 7,49 miliardi, di cui 5,20 miliardi di riacquisto di azioni proprie e 2,29 miliardi di dividendi.