Tre classi di appartenenza per tre diverse situazioni congiunturali all’interno dell’Eurozona. Nella nota ai clienti diffusa oggi, Goldman Sachs definisce come paesi ‘core’ dell’area euro le sole Germania, Olanda e Finlandia mentre Francia, Austria e Belgio vengono fatte rientrare nella classe dei paesi ‘semicore’.
L’Italia rientra, come ormai fa da qualche tempo, nella terza classe, quella dei paesi periferici, insieme a Spagna, Portogallo, Grecia e Irlanda. ‘Sebbene questa categorizzazione – si legge nella nota di Goldman Sachs – non sia assolutamente scolpita nella pietra (secondo gli ultimi dati ad esempio la forte crescita registrata in Germania e Francia ha permesso di far uscire l’eurozona dalla recessione, mentre l’Olanda ha registrato una contrazione per il quarto trimestre consecutivo), usiamo questi raggruppamenti per comodità di esposizione’.
Nella nota, gli analisti di Goldman osservano come dalla metà del 2009 adoggi, cioè dal momento peggiore della crisi, i paesi ‘core’ abbiano messo a segno una crescita media dell’economia del 7% mentre i paesi ‘semicore’ sono cresciuti del 4% circa. Desolante invece il dato relativo ai paesi periferici il cui pil si trova in media del 3,3% al di sotto dei livello della metà del 2009.
