Ancora segnali di rallentamento per la crescita cinese: stavolta a lanciarli è Goldman Sachs, che tramite il direttore Jim O’Neill ha fatto sapere che l’economia del gigante asiatico migliorerà con un ritmo del 7% annuo nel prossimo decennio, con un tasso dunque sensibilmente inferiore agli ultimi anni, quando ha anche superato il 10%.
“La Cina – spiega O’Neill – è in una fase di transizione da un periodo di grande crescita quantitativa e un altro in cui l’accento sarà posto sulla qualità”. O’Neill, che è anche l’inventore del termine Bric usato per definire i Paesi emergenti, fra cui la Cina, ha anche detto che gli operatori finanziari non hanno ancora pienamente capito la frenata che sta mettendo in atto Pechino.
“Ci siamo abituati a questa ‘droga’ della crescita cinese, ma questa fase appartiene ormai al passato”. Secondo la banca d’affari Goldman Sachs tutti i Paesi cosiddetti Bric registreranno un rallentamento dell’economia nei prossimi anni, eccetto il Brasile.