La banca d’affari più aristocratica degli Stati Uniti, Goldman Sachs ha deciso di cambiare pelle e dal 2016 si rivolgerà anche ai piccoli. Non più soltanto clienti ricchi, ma anche piccole imprese e famiglie che devono far fronte a qualche necessità immediata. I prestiti saranno senza garanzie collaterali ed erogati tramite sportelli online
Il mercato del credito al consumo negli Stati Uniti vale 840 miliardi di dollari e Goldman Sachs non vuole certo rimanere escluso. Così l’aristocratica banca d’affari ha deciso di cambiare pelle rivolgendosi non più soltanto ai ricchi affaristi di Wall Street, ma anche ai piccoli, famiglie e piccole imprese. Durante l’ultima convention dell’istituto, il ceo Lloyd Blankfein ha annunciato l’apertura di Goldman Sachs al business delle permettere alle imprese e alle famiglie di fronteggiare piccole spese come ristrutturare la casa, riparare credito commerciale alle imprese minori, agli artigiani e alle famiglie in cerca di piccoli prestiti. La banca d’affari vuo il tetto o comprare una macchina.
Si tratterà di piccoli prestiti senza garanzie collateriali: Goldman Sachs ha deciso di entrare in un mercato più rischioso, ma anche molto redditizio. La banca d’affari più aristocratica tra gli istituti di credito americani, con un bilancio annuo di circa 10 milioni di dollari, entra così nel business “povero”.
Ma lo farà con il suo stile inconfondibile. I prestiti a famiglie e piccole imprese verranno erogati non tramite gli sportelli bancari, ma online risparmiando così sui costi di una rete retail fisica. La svolta “povera” di Goldman Sachs partirà ufficialmente dal 2016 e non è ancora chiaro se i prestiti ai piccoli avverranno sempre sotto il prestigioso marchio oppure tramite un ramo distaccato della banca d’affari. L’unica certezza al momento è che la nuova attività sarà affidata ad Harit Talwar top manager esperto di credito.
Classe 1988, toscana di nascita, ma adottata per qualche anno dalla Capitale. Dopo la laurea triennale in Lettere alla Sapienza di Pisa consegue a Roma, nel 2014, la laurea magistrale in Editoria e scrittura con una tesi scritta con il prof. Dino Pesole, giornalista del Sole 24Ore, sul cambiamento del giornalismo dai tempi della carta stampata all’era digitale dei social media. Ha collaborato con Forexinfo e frequentato un Master in Informazione multimediale e giornalismo economico-politico. Negli ultimi anni ha focalizzato la sua attenzione sul giornalismo digitale, convinta che sia lì il futuro dell’informazione. Ha seguito corsi di informazione digitale e SEO specialist e collaborato con 2Duerighe, L’Indro e FIRSTonline. Attualmente vive a Firenze dove lavora nella redazione di Toscana24, il sito online della redazione locale del Sole 24 Ore. Scrive di economia per International Business Times e collabora con Business Insider del gruppo l'Espresso. Scrive sul suo blog ilpikkio: "Seguo la politica, soprattutto quella italiana, con tanta passione e altrettanta rabbia verso coloro che hanno ridotto in ginocchio uno dei Paesi più belli al mondo; e nonostante la strada del giornalista sia, ora più che mai, piena di insidie scoraggianti, continuo a pensare che questo sia il lavoro più bello del mondo"