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Golden Power, basta protezionismo da cortile contro un’operazione di mercato come l’Opas Unicredit verso Banco Bpm

Imagoeconomica

Quali sarebbero i problemi di sicurezza nazionale che solleva l’Opas lanciata da una banca italianissima come Unicredit su Banco Bpm? Se perfino il Ceo di Intesa Sanpaolo, prima banca italiana e per definizione rivale di Unicredit, dice di non vederne e di considerare una vera operazione di mercato quella avviata da Andrea Orcel, non si vede dove il Governo voglia andare a parare infilandosi in una vicenda che solo alla Bce e agli azionisti spetta vagliare. O meglio, si vede a occhio nudo che le ingerenze del Governo, o più esattamente della Lega e del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, hanno una matrice interamente politica e puntano a stuzzicare la sensibilità di territori della Lombardia tendenzialmente vicini alla Lega. Per questo sono pregiudizialmente ostili all’Opas Unicredit. Forse Giorgetti e la Lega non hanno valutato fino in fondo la ricaduta negativa che le loro interferenze hanno sull’immagine dell’Italia e l’effetto spiazzante che le loro manovre hanno sulla difesa dei diritti di Unicredit di fronte ai veti tedeschi sulla scalata a Commerzbank. Avevamo l’occasione di dimostrare che in economia l’Italia è più liberal e più europeista della Germania e la stiamo sprecando. Anche per questo sarebbe ora che il protezionismo bancario da cortile della Lega e del Governo finisse prima di fare guai.

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Categories: Finanza e Mercati