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Golden Goose apre a Milano uno store-laboratorio per sneakers personalizzate da 650 euro. La quotazione slitta al 2025

La società, controllata dal fondo Permira, produttrice di scarpe diventate iconiche, sperimenta un nuovo format con tanto di reparto Calzoleria e Sartoria. Verrà replicato a New York e Dubai. Il ceo Silvio Campara: il processo di quotazione non si è mai interrotto

Golden Goose apre a Milano uno store-laboratorio per sneakers personalizzate da 650 euro. La quotazione slitta al 2025

Quando si passa davanti alle numerose vetrine del nuovo store aperto a Milano da Golden Goose non si pensa a un normale negozio di scarpe: piuttosto a un laboratorio con tanto di macchinari in evidenza e artigiani all’opera. Il nuovo spazio, nella cuore di Brera, si chiama Forward Store con il quale Golden Goose ha sperimentato un nuovo format che si è replicato in altre 5 sedi tra cui New York e Dubai: allungare il ciclo di vita dei prodotti in assortimento.

“Golden Goose promuove da sempre la tradizione artigianale supportando artigiani, sarti, artisti locali” ha detto Silvio Campara, Ceo di Golden Goose. ”Questa filosofia trova concretezza in questo format. L’attività di co-action tra gli artigiani Golden Goose e i clienti diventerà un elemento chiave in questa mission. Da sostenibilità a responsabilità. Da co-creation a co-action”. Le scarpe Golden Goose, famose per il loro aspetto invecchiato e la stella iconica, sono tutte realizzate in Italia e preferite da celebrità come le cantanti Selena Gomez e Taylor Swift. Nonostante l’aspetto volutamente semplice, il modello da uomo “Ball Star Wishes” sul sito della griffe ha un prezzo di oltre 650 euro.

Per il nuovo format creati spazi Calzoleria e Sartoria

Il negozio milanese, che si estende su un’area di 370 metri quadrati, è un omaggio alla storica sede di Golden Goose a Marghera. I pavimenti sono in cemento grezzo, i pilastri in ferro ruvido e gli scaffali in legno, dove compaiono anche i souvenir del brand, raccolti durante viaggi di ricerca in giro per il mondo,

Da un lato dello spazio è ben in evidenza l’area Calzoleria, che richiama l’atmosfera di un laboratorio artigianale, con tanto di macchinari necessari per il lavoro del calzolaio e di tutti gli utensili utilizzati per riparare e personalizzare le scarpe. Una seconda area ospita invece la Sartoria con macchinari da cucito e ricamo.

Che cosa si può fare nel nuovo Forward Store

Scordiamoci di entrare nel negozio di scarpe e cercare un modello tra le solite colonne di scatole. Qui si viene per fare altro. Con il servizio Remake i clienti possono ideare i propri prodotti unici, scegliendo da una vasta gamma di decorazioni e finiture, raccolti in meravigliosi album, da applicare ad articoli nuovi o utilizzati o tra vari trattamenti, come l’effetto distressed, i ricami, i messaggi o i disegni rigorosamente fatti a mano, per creare esclusivi articoli “1OF1”. “La permanenza dei clienti in questi nostri store è mediamente piuttosto elevata. Qui è come essere in un parco giochi, dove si può scegliere ogni dettaglio: dalle etichette, alle stringhe, alla nostra stella, cogliendo una delle mille proposte che offriamo nelle nostre raccolte oppure utilizzando una propria idea o una propria scritta” dice la responsabile del negozio milanese. Si può anche richiedere il servizio Fatto su Misura oppure si possono portare nel negozio prodotti di qualunque marchio che si vogliono ricucire, riparare e sistemare in base alle necessità o ancora si possono usufruire dei servizi di lavaggio e sanificazione. “Sono artigiani specializzati nei vari settori che si occopano di questi servizi e qui ci occupiamo anche della loro formazione” aggiunge la responsabile.

Reselling e recycling: la lunga vita del prodotto

Il negozio è pensato anche come piattaforma fisica per la rivendita di pezzi selezionati firmati Golden Goose, dicono i responsabili. Per questo motivo sono presenti due ceste per il recycling in collaborazione con ReCircled, per favorire l’economia circolare nella moda.

In un angolo del negozio è esposta l’opera di Sidival Fila, frate francescano di origini brasiliane che lavora con materiali riciclati e tessuti usati. Al centro sono disposti invece dei mobili recuperati abbinati a tavoli di vetro con gambe in metallo blu in stile industrial. Lo spazio espone poi prodotti esclusivi, come la prima sneaker sostenibile del brand – Yatay Model 1B – e alcuni pezzi della collezione Venice M’Art del Venice Venice Hotel di Venezia. Al centro della stanza si trova un espositore in legno dedicato alla Collezione Archive.

“La sensibilizzazione e la condivisione delle conoscenze sono fondamentali per salvaguardare l’eredità dell’artigianato per le generazioni future: questi aspetti sono sempre stati al centro della nostra mission e si sono finalmente concretizzati con il Forward Store” ha detto ancora Campara recentemente alla ribalta delle pagine rosa per la sua liaison amorosa con Chiara Ferragni.

Il progetto-quotazione tornerà nel 2025

Lo scorso giugno la società, acquistata dal fondo di private equity Permira per 1,3 miliardi di euro nel 2020, aveva annunciato la quotazione in borsa, arrivando anche a deciderne i dettagli. Ma poi all’ultimo secondo ha cambiato idea spiegando che “il significativo deterioramento delle condizioni di mercato a seguito delle elezioni del Parlamento europeo e le prossime elezioni in Francia” hanno influenzato negativamente l’andamento del settore del lusso.

“Torneremo a pensare alla quotazione dopo le elezioni americane. Se ne riparlerà nel 2025” ha detto Campara alla Paris fashion week, come riporta MF, un paio di settimane fa. “È come se il processo di quotazione non si fosse mai fermato. Torneremo in mare quando sarà finita la tempesta. Torneremo a navigare quando le condizioni saranno migliori”.

Nel primo semestre fatturato in crescita del 12%

La società nel primo semestre ha archiviato vendite per 307 milioni di euro, in crescita del 12%. “Il primo semestre è stato eccezionale”, ha proseguito Campara. “Difficile è prevedere come sarà il secondo. Fondamentale è il fatto che la crescita sia stata guidata da un +18% del retail e da diverse geografie, tranne Cina e Corea che hanno rallentato per tutti. Dall’America arriva il 50% del fatturato, è un mercato molto in linea con il nostro tone of voice”. Dal punto di vista del retail, la società intende aprire tra i 30 e i 35 nuovi store l’anno. “A fine 2024 voglio arrivare a 220 negozi diretti, per noi è un dogma, non esistono franchise”.

Tre nuovi ambassador nello sport

Intanto Golden Goose ha rafforzato la propria presenza nel mondo dello sport con l’aggiunta di tre giovani atleti come Global Brand Ambassador: il campione olimpico statunitense di skateboarding Keegan Palmer, il tennista italiano Matteo Arnaldi e la stella spagnola del padel Arturo Coello.

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