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Gli Usa rallentano e le Borse respirano. A Piazza Affari riflettori accesi su Rcs, Telecom ed Exor

IL PIL USA RALLENTA, LE BORSE RESPIRANO. EXOR STRINGE LA PRESA SU FIAT-CHRYSLER

L’America cresce, ma meno del previsto (+2,4% nel primo trimestre, contro il 2,5% già stimato). E Wall Street tira un sospiro di sollievo: la frenata degli acquisti della Fed sul mercato si allontana. Immediata la reazione degli indici: ha chiuso in terreno positivo il Dow Jones +0,14%, S&P +0,37% a quota 1654. Il Nasdaq sale dello 0,69%.

Star della giornata l’intramontabile Warren Buffett che ha rilevato per 5,6 miliardi di dollari il controllo di  NV Energy + 22%. l’utility che fornisce l’energia ai casinòs di Las Vegas.

Grazie a Wall Street torna la calma anche a Tokyo, avanti di poco più di un punto percentuale a poco più di un’ora dalla chiusura (ma i listini del Sol Levante ci hanno abituato a finali da brivido in questi giorni…). Deboli le altre Borse: Hong Kong –0,11%.

Anche i listini azionari europei si sono accodati ieri al buon andamento di Wall Street. A Milano l’indice FtseMib di Piazza Affari ha guadagnato lo 0,6%. Parigi sale dello 0,5% e Francoforte avanza dello 0,7%. Per Londra il progresso è dello 0,4%.

Gli investitori, insomma, sono ormai avvitati in un apparente paradosso: se negli Stati Uniti l’economia cresce troppo, la Fed rallenterà o fermerà i piani di stimolo, ovvero quelle massicce iniezioni di liquidità che hanno sostenuto il poderoso rialzo delle Borse.

Intanto, dopo la crisi, il mondo della finanza tiova il suo appeal: Goldman Sachs ha ricevuto oltre 17 mila richieste per i 350 posti disponibili per o campus estivi. Più di 70 mila neo laureati si sono fatti avanti per un posto presso la banca.

IL TESORO FA IL PIENO. PIAZZA AFFARI CHIUDE IN RIALZO

Ieri il Tesoro Usa ha collocato i Bond a sette anni ad un tasso pari a 1, 496 ai massimi dal marzo 2012. L’attesa di un rialzo dei tassi Usa ha spinto in questi giorni il rendimento del Treasury decennale al 2,12% da 1,38% del luglio 2012. Contemporaneamente, in Giappone la politica espansiva della banca centrale ha spinto il rendimento del decennale nipponico allo 0,90% da 0,43% di aprile. Infine, nemmeno il bund tedesco è rimasto esente dalle vendite, visto che il rendimento del decennale tedesco è salito a 1,51% da 1,16% di inizio maggio.

I forti rialzi  hanno avuto ripercussioni anche sul mercato dei titoli sovrani. I Btp a 10 anni (3 miliardi) sono stati collocati a un rendimento del 4,14%, in rialzo dal  3,94% della precedente asta di fine aprile.  I Btp a cinque anni (2,75 miliardi) registrano un rendimento del 3,01%, dal  2,84% di fine aprile.

Subito dopo l’esito dell’asta ci sono state alcune tensioni sui prezzi, visto  il rialzo dei rendimenti rispetto alle aste precedenti.  Ma la situazione è subito tornata sotto controllo. Nel pomeriggio, lo spread ha ripreso la strada della discesa: da 270 a 258 bp. Il Tesoro ha quindi compiuto la missione di fine maggio: 18 miliardi collocati.

RCS, MAGGIORANZA (QUASI) BULGARA

In mattinata  l’attenzione sarà concentrata sulla lettura delle “Considerazioni finali” del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. Ieri giornata ricca di appuntamenti societari.

Telecom Italia chiude in ribasso dell’1,7%. Pochi secondi prima della chiusura della Borsa la società diffuso un comunicato in cui ha annunciato che nella riunione di ieri  il cda  aveva approvato il progetto di societarizzazione della rete di accesso. Contrario Luigi Zingales, consigliere indipendente, astenuti i due rappresentanti di Telefonica. Nella nuova entità confluiranno attività e risorse relative alla rete di accesso passiva, nonché la componente attiva. La società garantirà l’accesso a tutti gli operatori. Il consiglio ha ribadito il mandato al management affinché prosegua i negoziati con la Cdp per l’eventuale ingresso nel capitale della società della rete.

Via libera dei soci di Rcs Mediagroup  all’aumento di capitale fino a 600 milioni di euro per il gruppo editoriale. Dopo circa 9 ore di assemblea, presente l’86,74% del capitale rappresentato da 29 persone, l’82,142% ha votato a favore dell’ultimo punto all’ordine del giorno dell’assemblea straordinaria. I voti contrari hanno rappresentato il 10,25% del capitale presente e sono stati espressi in maggioranza dai rappresentanti del socio Diego Della Valle. Si sono astenuti sull’aumento di capitale i soci Merloni e Edizione della famiglia Benetton. A favore, inceve, si è pronunciata Pandette, la società di Giuseppe Rotelli.  

Parmalat e Lactalis hanno raggiunto un accordo sull’aggiustamento del prezzo di acquisto da parte del gruppo italiano di Lag (Lactalis American group).  Lactalis (controllante anche di Parmalat) restituirà circa 130 milioni di dollari alla società di Collecchio, abbassando così il prezzo pagato per l’acquisto del gruppo americano. Parmalat aveva chiesto un aggiustamento del prezzo massimo di 144 milioni di dollari, alla luce del parere del Collegio degli esperti indipendenti e dell’analisi di PriceWaterHouseCoopers dell’ebitda della società oggetto di acquisizione.

Exor +0,89%. Nel corso dell’assemblea della holding del gruppo Agnelli, John Philip non ha fornito particolari sull’operazione  Fiat Chrysler ma ha sottolineato che “Exor farà la sua parte”. La honding (per cui non è in vista un aumento di capitale) non diluirà la sua leadership nella nuova società.

Forti acquisti intanto in Piazza Affari su Fiat +3,3%. Oggi Sergio Marchionne incontra il ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato. Fiat Industrial +1,8%.

Finmeccanica ha guadagnato l’1,9% nel giorno dell’assemblea che ha approvato i conti del 2012, chiuso con una perdita di 786 milioni. Per la nomina dei tre nuovi consiglieri (due dei quali di spettanza del Tesoro) si dovrà attendere una nuova assemblea, fissata per il prossimo 3 luglio. Entro quella data saranno definiti i “criteri selettivi ed oggettivi e le procedure trasparenti” promesse dall’esecutivo per le nomine pubbliche.

Il rialzo di Piazza Affari è guidato dai titoli industriali: Pirelli è salita del 3% grazie alla promozione di Goldman Sachs che ha alzato la raccomandazione a “neutral” da “sell”. Brilla StM , in rialzo del 3% grazie al giudizio positivo di Jp Morgan sul settore dei semiconduttori. Positiva Prysmian +2,9%.

Nel resto del listino da segnalare il buon recupero delle banche dopo la discesa di ieri. Unicredit +1,8%, Intesa +1,9%, MontePaschi +1,1%. Ubi sale del 3,5% grazie alla promozione di Mediobanca che ha alzato il giudizio a “outperform” da “neutral”.

In grande spolvero anche Mediaset +2,8%. Assicurazioni positive: Generali +1,3%, Unipol +1,5%, FondiariaSai +0,5%. Eni ha perso l’1,4% dopo che Goldman Sachs ha abbassato il giudizio a “neutral” da “buy”. La controllata Saipem è scesa  dell’1%. Tenaris è scivolata appena dello 0,4% nonostante Ubs abbia inserito il titolo del primo produttore al mondo di tubi per l’industria petrolifera nella lista degli “european oil least preferred”, cioè dei titoli petroliferi da evitare. Tra i titoli minori, Maire Tecnimont è salita del 5,1%, Safilo +3,9%.

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