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Gli Usa danno sprint alle Borse, oro boom, petrolio in rialzo

FIRSTonline

Le Olimpiadi slittano al 2021, ma è comunque stagione di record storici. Il Dow Jones, ad esempio, ha compiuto il salto in alto più elevato dal 1933: +11,37%, un volo che si spiega con i formidabili stimoli della Fed cui si è aggiunto ieri l’accordo tra Casa Bianca e Democratici sul pacchetto di misure a sostegno di aziende e famiglie. La legge che il Congresso dovrebbe approvare a breve, probabilmente nelle prossime ore, stanzierà circa 2.000 miliardi di dollari. Il provvedimento arriverà sulla scrivania di Donald Trump, per la firma, subito dopo, comunque nel corso di questa giornata. L’Europa, al solito, arriverà più tardi, ma le prospettive, dopo l’Eurogruppo di ieri, sono positive: il presidente portoghese, Mario Centeno, ha parlato al termine della riunione di un “vasto consenso” su misure immediate da prendere per far fronte ai guai provocati dall’epidemia. I mercati, archiviata una giornata a suo modo storica, provano ad allungare il passo.

ACCELERANO I LISTINI ASIATICI, TOKYO +6,5%

Il Nikkei di Tokyo guadagna il 6,5%, spinto dalle ricoperture degli hedge fund. Si profila l’accordo tra Masayoshi Son e Paul Singer, proprietari di Elliott Partner: approfittando del crollo dei prezzi, i due potrebbero ritirare il colosso Softbank dalla Borsa.

Avanzano i listini cinesi: il CSI 300 di Shanghai e Shenzen guadagna il 2%, così come l’Hang Seng di Hong Kong. La Banca centrale di Pechino studia misure a favore degli istituti di credito.

Decollano anche le Borse dei Paesi che hanno limitato di più i danni del coronavirus grazie a un aggressivo uso della tecnologia: +4% il Kospi di Seul, +3% il Taiex di Taiwan. Sidney +5,5%.

ARRIVANO I SOLDI DI WASHINGTON. STRAPPA BOEING: +21%

Energica, anzi epica, la risposta di Wall Street al bazooka (anzi, la bomba atomica) messa in moto dalla Fed. A spingere in su il Dow Jones ha contribuito soprattutto Boeing: +21% dopo la promessa che i guai del Maxi 737 saranno risolti entro l’estate. L’indice S&P 500 ha chiuso a +9,38%, Nasdaq +8,38%.

“I danni provocati dallo stop all’economia sono più pesanti dei vantaggi nella lotta contro l’epidemia”. Donald Trump promette che l’attività normale di fabbriche e servizi riprenderà entro Pasqua, perché “muore più gente da noi per gli incidenti stradali che per questo virus”. Non la pensa così la maggior parte degli scienziati, che paventano una forte crescita dei contagi negli Usa.

ORO BOOM: A NEW YORK MANCANO I LINGOTTI

Recuperano posizioni oro e petrolio. L’oro guadagna il 5%, attorno a 1.610 dollari l’oncia, ai massimi dal 2008. Il premio tra il future di riferimento e il prezzo spot è salito sui massimi dal 1980, per effetto dei timori di una carenza di oro fisico raffinato sulla piazza finanziaria di New York, quello che serve per coprire i derivati.

Il petrolio Brent è in rialzo del 3%, a 28 dollari il barile.

Euro in lieve apprezzamento su dollaro, a 1,080 stamane.

EUROPA ANCOR DIVISA SUI CORONABOND

Quella di ieri è stata una giornata di forti rimbalzi anche per i listini europei, rincuorati dagli sforzi della Fed e della Bce. Ma la vera partita ora si gioca sul fronte della politica fiscale, oggetto del vertice di giovedì tra i leader dell’Eurozona. E qui le opinioni divergono: Centeno sottolinea “l’ampio consenso” sull’uso degli “strumenti esistenti” del Mes. Olanda e Germania sono contrarie a forme incondizionate di sostegno finanziario, come proposto da Francia, Italia, Spagna e Portogallo. Per il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, attualmente in quarantena, i Coronabond sono una misura che resta sul tavolo. Toccherà ora ai leader europei, nella videoconferenza in programma domani, trovare la soluzione. I numeri intanto parlano chiaro. Gli indici Pmi, che misurano il livello dell’attività economica, sono crollati a marzo a quota 31,4 (la sufficienza è sopra quota 50), peggio che nel 2009, quando si era toccato il minimo a 36,2.

FRANCOFORTE GUIDA LA CARICA DELLE BORSE UE

Martedì Piazza Affari, in rialzo fin dalle prime battute, ha messo a segno un rialzo dell‘8,93% a 16.948 punti base. La maglia rosa se l’è aggiudicata Francoforte (+11,40%), galvanizzata anche dai provvedimenti pro-industria varati da Berlino. Il clima è lo stesso un po’ ovunque: Parigi +8,39%, Madrid +8,33%, Londra +9,35%, Zurigo +7,86%.

GUALTIERI: PIL 2020 GIÙ “DI QUALCHE PUNTO”

Il governo prevede per il 2020 una contrazione del Pil “di qualche punto percentuale”. A spiegarlo è stato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in audizione sul decreto Cura-Italia in videoconferenza con le commissioni Bilancio di Camera e Senato. Il titolare del Mef ha parlato di “contrazione grave, ma pienamente gestibile e recuperabile”.

Il governo, ha detto ancora Gualtieri, chiederà nella prima metà di aprile al Parlamento l’autorizzazione ad alzare nuovamente il target di deficit/Pil 2020 per poter affrontare l’emergenza economica legata al coronavirus.

SPREAD A 190, DOMANDA RECORD ALL’ASTA SPAGNOLA

Positivi i Btp, che hanno chiuso con un rendimento dell’1,56%. Lo spread è sceso attorno a 190 punti.

Domani si apriranno, con il collocamento di Cts e Btpei, le aste di fine mese. Venerdì il Tesoro offrirà 7 miliardi di Bots a sei mesi.

La Spagna ha lanciato con successo un nuovo bono a 7anni per 10 miliardi di euro: la domanda ha superato i 36 miliardi.

SOLO DIASORIN IN ROSSO, VOLANOLE BLUE CHIP

Ben 39 blue chip su 40 hanno chiuso la seduta di martedì in rialzo, alcune con variazioni superiori al 10%. Solo Diasorin (-1,4%) registra un lieve ribasso, ma si era comportata molto bene nelle settimane addietro.

Sono numerosi i progressi a doppia cifra. Guida la corsa Exor (+18%): oggi sono previsti i risultati e potrebbero arrivare possibili indicazioni sull’utilizzo della liquidità ricavata dalla vendita di PartnerRe.

LECLERC (PSA) ALLA TESTA DI ALFA ROMEO

Fiat Chrysler +12%. Equita Sim ha confermato il rating buy, con un target price che scende del 35%, a 10,9 euro. Gli analisti sottolineano come la fusione con Psa non sia a rischio, nonostante le recenti perdite del titolo. A confermare che i rapporti con Psa restano ottimi, arriva la notizia che Arnaud Leclerc, attuale responsabile Peugeot in Gran Bretagna, guiderà il marchio Alfa Romeo.

MEDIOBANCA ED ENI SALGONO A DOPPIA CIFRA

Moncler (+13,5%) risale sopra i 30 euro: valeva più di 40 prima dello scoppio della crisi.

Stm e Leonardo salgono del 14,4% circa.

Eni +11%: Banca Imi ha confermato il rating buy con target price che scende da 14 a 12 euro. Saipem +6,19% a 2,33 euro: Kepler Cheuvreux ha ribadito la raccomandazione buy, tagliando il prezzo obiettivo da 6,5 a 3,5 euro, livello che resta ampiamente al di sopra degli attuali prezzi.

Volano tra le banche Mediobanca (+13,91%), Ubi (+10,09%) e Ubi (+9,99%).

Nexi +14%. Kepler Cheuvreux ha alzato la raccomandazione da hold a buy, con un target price che è sceso da 14 a 13 euro, un livello però ancora decisamente superiore alla quotazione (12,06 euro).

Tra le mid cap, performance stellari per Illimity (+14,54%), Salini Impregilo (+13,79%) e Banca Mediolanum (+12,09%).

ELLIOTT FA CASSA IN TIM

Tim (+3%) ha superato brevemente la soglia dei 40 centesimi. Eliott vende e fa cassa, senza perderci. Il fondo attivista di Paul Singer, approfittando del rialzo del titolo Tim, ha deciso di alleggerire la propria posizione, che ora è scesa dal 9,72% al di sotto della soglia del 7%, il 6,98%.

Invariata Fincantieri, a 0,55 euro. Banca Akros ha ridotto il rating del titolo a neutral da accumulate, con target price limato a 0,74 euro da 1,2 euro, in attesa dei conti in agenda per oggi.

Nell’Aim brilla Vetrya (+10%). la società ha proposto al governo italiano una soluzione per il tracciamento della diffusione del Covid-19 che utilizzerà gli smartphone e un sistema di mapping basato sull’intelligenza artificiale, per ricavare correlazioni tra individui e fornire alle strutture competenti i dati sull’andamento del Covid-19.

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