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Gli Stati del Brics in soccorso dell’Eurozona. Dal Brasile pronti 10 miliardi di dollari

Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, su proposta del Paese sudamericano, potrebbero creare nuovi fondi a disposizione dell’Fmi per aiutare l’Europa a uscire dalla crisi del debito. Cauto il ministro delle finanze russe: “Solo a certe condizioni”

Gli Stati del Brics in soccorso dell’Eurozona. Dal Brasile pronti 10 miliardi di dollari

I Paesi emergenti in soccorso dell’Eurozona. Si tratta per la precisione dei 5 Paesi della sigla Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) che, su proposta del Brasile (che potrebbe mettere da solo a disposizione fino a 10 miliardi di dollari), potrebbero creare nuovi fondi a disposizione del Fondo monetario internazionale per aiutare l’Europa a uscire dalla crisi del debito.

Il ministro delle Finanze del Paese sudamericano, Guido Mantega, lancerà questa proposta a un vertice dei cosiddetti Brics che si terrà questa settimana a Washington.

Lo rivelano fonti bene informate che preferiscono restare anonime. Anche il ministro delle Finanze russo, Alexei Kudrin, sembra favorevole, in linea di massima, a una simile proposta e dice che i Paesi che detengono riserve valutarie di una certa entità potrebbero assistere gli Stati europei in difficoltà “a certe condizioni”.

I Paesi del Brics stanno già acquistando titoli del debito europeo tramite l’Efsf. Il Brasile aveva già proposto l’acquisto coordinato di bond europei da parte dei Paesi del Brics, ma questa ipotesi ha incontrato la resistenza di alcuni Stati emergenti preoccupati dell’acquisto di titoli a rischio e dubbiosi sull’efficacia di una simile azione.

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