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Gli squali, dicono in Thailandia, hanno lasciato la piscina della Borsa

I pescecani si ritirano dai mercati, dice un lancio del Bangkok Post. Il riferimento è alla ‘hot money’ che si sta ritirando dai mercati emergenti dopo che la Fed ha annunciato che comincerà a tirare i remi in barca (o, meglio, a remare più lentamente, ma sempre nella direzione giusta). In quel ricettacolo misterioso e spesso confuso che è la mente dei mercati, questo vuol dire che ci sarà meno liquidità di origine Fed che scroscia nei mercati mondiali, e quindi meno afflussi di capitali attirati dai paesi emergenti, dove finora i rendimenti erano stati più attraenti di quelli disponibili in Occidente. Quel che succederà viene anticipato dagli operatori, che hanno iniziato a ritirare fondi dall’Asia e da altri paesi, e questo ritiro ha portato a cadute dei mercati azionari nel mondo degli emergenti. Ma quella che se ne va è la ‘hot money, dice Kittiratt Na Ranong, il ministro delle Finanze thailandese, che fa buon viso a cattivo gioco, di fronte all’improvvisa caduta della borsa di Bangkok. Ed è bene che i fondi caldi se ne vadano, perché lasciano il posto agli investitori pensosi del lungo termine, e a transazioni meno volatili. Si creano opportunità di acquisto dopo aver scrollato gli eccessi, e ci si avvia verso una borsa più tranquilla.

In effetti uno studio del Fondo monetario ha concluso che  gli afflussi e deflussi di capitali fanno spesso più male che bene: aumentano la volatilità e fanno perdere di vista i fondamentali.


Allegati: Bangkok Post – Stock market will stabilise now ‘hot funds’ have left, says Kittiratt

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