Lo sport fa bene, e allunga la vita. A certificarlo è uno studio condotto dalla Sydney Medical School e pubblicato dal British Journal of Sport Medicine, che individua anche una graduatoria delle attività migliori per combattere il cosiddetto ageing, o banalmente l’invecchiamento, dimezzando il rischio di morte: è il tennis, sport molto popolare in Italia (nonostante l’assenza di atleti di primissimo livello) e nel mondo.
I ricercatori australiani hanno esaminato undici studi redatti tra il 1994 e il 2008 in Inghilterra e Scozia, coprendo un campione di oltre 80mila persone dell’età media di 52 anni. Il risultato? I soggetti sono stati seguiti per nove anni, periodo durante il quale sono state registrate circa 10mila morti. Confrontato con la quota di soggetti che non facevano attività sportiva, il rischio di morte generale è risultato minore del 47% per chi praticava sport di racchetta, del 28% per i nuotatori, del 27% per chi praticava le attività aerobiche in palestra, danza compresa, e del 15% fra i ciclisti. Per quanto riguarda invece i decessi per problemi cardiovascolari, lo studio ha evidenziato un rischio minore del 56% per i tennisti, del 41% per i nuotatori e del 36% per chi pratica aerobica.