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Gli orsi del trentino sono salvi: il Consiglio di Stato accoglie il ricorso degli animalisti

La pronuncia arriva dopo una dura battaglia portata avanti dalle associazioni animaliste. La vicenda torna nelle mani del Tar di Trento

Gli orsi del trentino sono salvi: il Consiglio di Stato accoglie il ricorso degli animalisti

Gli orsi del trentino sono salvi. Il Consiglio di Stato ha accolto i ricorsi delle associazioni animaliste – tra cui Leal, Lav, Lega nazionale difesa del cane e Oipa – sospendendo le ordinanze di abbattimento di Jj4 e Mj5 emesso dal presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti per presunta pericolosità. Con la sospensione dell’abbattimento dei due plantigradi da parte del Consiglio di Stato ora la vicenda ritorna al Tar di Trento – che aveva già sospeso l’abbattimento – dovrà fissare una nuova udienza.

La sentenza

Secondo i giudici “il provvedimento che dispone l’abbattimento dell’animale appare sproporzionato e non coerente con le normative sovrannazionali e nazionali che impongono l’adeguata valutazione di misure intermedie, ferma restando la disposta captivazione a tutela della sicurezza pubblica, va sospeso l’ordine di abbattimento dell’animale”. Nel provvedimento si legge inoltre che “il quadro normativo sovranazionale impone che la misura dell’abbattimento rappresenti l’extrema ratio e che possano essere autorizzate deroghe ai divieti di uccisione delle specie protette ‘a condizione che non esista un’altra soluzione valida’ e nei soli limiti derivanti dai vincoli europei e internazionali”.

Che fine faranno i due orsi?

Jj4 – l’esemplare ritenuto responsabile dell’aggressione mortale ad Andrea Papi il 5 aprile scorso nei boschi di Caldes è attualmente rinchiusa al centro faunistico del Casteller. Ma è già pronto un progetto di trasferimento presso il Libearty Bear Sanctuary di Zarnesti in Romania. Invece, Mj5 – aveva invece aggredito un escursionista 39enne un mese prima in Val di Sole, ferendolo al braccio e alla testa – è ancora in libertà nei boschi trentini.

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