Prima le parole, poi i soldi. Mentre le lunghe orecchie dello spionaggio americano origliavano le conversazioni telefoniche di mezzo mondo, la longa manus della Cia avrebbe pure contato le banconote in viaggio da una parte all’altra dell’oceano.
La notizia è stata pubblicata da Wall Street Journal e New York Times e rilanciata da Le Monde. La Cia avrebbe accumulato una enorme quantità di informazioni su trasferimenti di denaro a livello internazionale attraverso servizi di money transfer.
Per ottenere le informazioni, la Cia avrebbe operato sotto l’ombrello del Patriot Act, la legge antiterrorismo adottata dopo gli attentati dell’11 settembre e che ha permesso all’Nsa di raccogliere le conversazioni telefoniche di praticamente ogni americano. Come nel caso della National Security Agency, la massiccia raccolta di transazioni finanziarie è stata autorizzata dal tribunale per la sicurezza nazionale, il Foreign Intelligence Surveillance Court.
La Cia, agenzia di spionaggio che opera all’estero, non può occuparsi direttamente di cittadini americani, ma può condurre operazioni sul territorio nazionale se ci sono motivazioni internazionali. Il programma, di fatto, mostra come tutte le agenzie di spionaggio, non solo l’Nsa, usino lo stesso quadro legale per ottenere informazioni.
In questo caso, il Foreign Intelligence Surveillance Court avrebbe autorizzato l’Fbi a lavorare con la Cia per raccogliere grandi quantità di dati su transazioni economiche internazionali, incluse quelle di cittadini Usa, come parte delle inchieste antiterrorismo dell’agenzia.
Le informazioni, fornite da Western Union – che ha collaborato con la Cia dopo gli attacchi alle Torri Gemelle – o da altre società americane specializzate nel trasferimento di denaro, comprendono le transazioni fatte all’estero, quelle da e verso gli Stati Uniti, ma non quelle all’interno del Paese, stando a quanto riporta il Wall Street Journal. In alcuni casi, sarebbero presenti dettagli come il numero della previdenza sociale, che può essere usato per legare una specifica attività finanziaria a una singola persona. Aspetto, quest’ultimo, che ha sollevato qualche polemica sul rispetto della privacy.
La Cia non ha voluto rilasciare dichiarazioni riguardo il programma, ma ha fatto sapere che le operazioni in oggetto sono legali e supervisionate dal Congresso e dal Foreign Intelligence Surveillance Court.