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Gli occhi dei mercati sull’incontro di Berlino Merkel-Monti alla vigilia delle aste del Tesoro

Il premier proverà a convincere i tedeschi sulla flessibilità dei vincoli sul debito e sull’opportunità di sostenere crescita ed euro – Oggi asta dei Bund, domani tocca ai Btp – Intanto Milano apre in lieve ribasso – Gli hedge rimettono la Grecia nel mirino – Wall Street ai massimi – Montani ad di Bpm, Odorici in Bper – Riscossa del lusso ma cade Tiffany

Gli occhi dei mercati sull’incontro di Berlino Merkel-Monti alla vigilia delle aste del Tesoro

MONTI A BERLINO ALLA VIGILIA DELLE ASTE DEL TESORO

OGGI TOCCA AD UNICREDIT, DOMANI A DEUTSCHE BANK

Oggi, al suo arrivo a Berlino, il premier Mario Monti sarà informato dell’esito dell’asta dei Bund da 4 miliardi, nuovo test dell’appetito dei mercati per il debito tedesco. Intanto, Italia e Spagna si preparano all’esame di fine settimana: tra domani e venerdì vanno all’asta titoli per 17 miliardi tra Btp e Bonos sotto la spada di Damocle del monito di Fitch: a rischiare il downgrade nel 2012 sono Roma e Madrid mentre Austria, Francia e le altre triple A non verranno toccate. Intanto il rendimento del Btp italiano con scadenza decennale, pur sceso di quattro punti base, resta su livelli siderali (al 7,07%) e lo spread con il Bund rimane vicino ai massimi a 519 punti. Ma il premier italiano, per ribadire che “l’Italia fa sacrifici, la Germania e l’Europa l’aiutino”, avrà un argomento solido : oggi sotto tiro è Unicredit. Ma domani toccherà a Deutsche Bank. La barca in mezzo alla tempesta, insomma, è davvero comune.

Chi ama le emozioni forti, comunque, non si può certo lamentare: a Piazza Affari, dopo cinque sedute di massacrante ribasso, Unicredit ha recuperato il 6% e il diritto relativo all’aumento di capitale è salito del 80% a 0,85 euro. Merito anche dei giudizi delle case di investimento, dopo il tiro al bersaglio che aveva mortificato il prezzo dell’istituto oltre ogni possibile immaginazione. Dopo il tracollo del titolo, infatti, molti broker vedono nei prezzi bassi un’opportunità d’acquisto. E’ così per Ubs che ha alzato il giudizio a buy da neutral. Exane sottolinea che il titolo è a sconto sulla media del settore in Europa. Beremberg la definisce la sua banca preferita in Italia. SocGen ha raccomandazione buy.

GLI HEDGE. L’AFFARE DEL SECOLO ‘ AD ATENE

OGGI LA BCE “BENEDICE” L’EURO DEBOLE

Unicredit non è l’unica occasione per giocare alla roulette russa sui mercati. Torna di moda, tra gli hedge, la scommessa greca. Ieri, infatti, è riuscita a piazzare un’emissione di titoli a sei mesi. Ma l’appuntamento da brivido è fissato per il 20 marzo. Quel giorno, la Grecia dovrà restituire 14 miliardi di bond, quasi tutti in mano a gestori hedge secondo quanto scrive il New York Times di stamane. Titoli comprati a 40 pb contro 100 di nominale che, in caso di rimborso garantiranno una plusvalenza da Guinness dei primati. Tutto dipenderà dalle decisioni di Bruxelles: se a fine mese la Ue verserà la tranche di aiuti alla Grecia, il premier Lucas Papademos rimborserà i bond.

E’ in questa cornice che stamane, a Francoforte, Mario Draghi si confronterà con il direttorio della banca centrale. Stavolta non è in programma il taglio dei tassi. Semmai, è l’occasione per fare il punto sulla strategia dei prestiti agli istituti di credito che restano parcheggiati presso i forzieri di Francoforte. Ma le cose, a ben vedere si stanno normalizzando: ieri hanno avuto pieno successo le aste di Austria ed Olanda. Un po’ di svalutazione dell’euro (ieri risalito a 1,2781 contro il dollaro) non può che fa bene all’export Ue.

METEOBORSA. LIEVE CALO IN VISTA PER L’EUROPA. Wall Street sale ai massimi dallo scorso luglio, sull’onda dei dati in arrivo dall’economia e delle prime trimestrali. Inoltre i mercati (Dow Jones +0,56, S&P 500 a +0,89%, Nasdaq +0,97%) scommettono sull’allentamento della stretta del credito in Cina, per contrastare la frenata dell’economia. Anche l’Asia si avvia a chiudere in terreno positivo: Nikkei 225 +0,07%, Hong Kong +0,09%. Ma i futures segnalano un lieve calo in apertura per l’Europa.

A Wall Street, in attesa delle trimestrali che contano, tiene banco il warning di Microsoft: le inondazioni in Thailandia hanno frenato le consegne per il gruppo di Redmond: ne risentirà il fatturato 2011. In rialzo, intanto, i titoli del Nyse: la Commissione Ue si accinge ad alzare il suo veto alla fusione tra Wall Street e la Deutsche Boerse perché i due listini controllerebbero il 93% del mercato dei derivati.

PIETRO MONTANI NUOVO AD DI BPM, ODORICI IN BPER

Dopo quattro giorni consecutivi di ribasso che sono costati all’indice FtseMib un calo dell’8%, la Borsa di Milano è rimbalzata guidata dal recupero dei bancari. L’indice FtseMib ha chiuso in rialzo del 3%. La Borsa di Londra è salita dell’1,6%, Parigi del 2,5%, Francoforte +2,4%. A Milano la spinta è venuta dalle banche, convocate per martedì 17 a palazzo Koch per il primo vertice (in agenda andamento dei prestiti e aumenti di capitale) dal governatore Ignazio Visco. Oltre ad Unicredit ieri la protagonista è stata Intesa, salita del 6,6%. Buoni rialzi anche per Banco Popolare +2,1%, Ubi +2,6%. In lieve recupero Mps +0,25%: domani si insedierà il nuovo dg Fabrizio Viola.

PopMilano +6,3%: la nomina del consigliere delegato di piazza Meda è arrivata al rush finale. Alle 22 il consiglio di sorveglianza ha approvato a maggioranza (16 voti a favore, 2 contrari, un assente) la nomina di Pietro Montani, già ad della Banca del Mezzogiorno. I presidente del consiglio di gestione Andrea Bonomi ha così vinto la sua prima battaglia contro le resistenze, tra l’altro, di una parte degli Amici che alla fine si sono allineati alla proposta di Bonomi.

Infine Mediobanca sale del 4%. In rally anche Banca Popolare dell’Emilia Romagna +7,9%. Ieri sera Luigi Odorici è stato chamato a sostituire Fabrizio Viola.

In Europa l’indice Stoxx del settore bancario è salito del 3,6%, ma il migliore è stato il settore auto (+3,7%) dove spiccano i rialzi delle tedesche Volkswagen +2,2% e Bmw +3,3%, dopo le previsioni di ulteriore forte crescita per queste case nel 2012, diffuse ieri dal Salone dell’auto di Detroit.

Fiat mette a segno un rimbalzo del 4,8%, Intanto, dopo le dichiarazioni sulla sede del gruppo rilasciate da Sergio Marchionne negli Usa, il ministro del Lavoro Elsa Fornero ha sollecitato un incontro con l’ad di Fiat sul tema della riforma del lavoro. “Sono ben lieto di incontrarla” è stata la replica dell’amministratore che intanto ha bollato come “illazioni” le voci su una trattativa già in corso con un possibile partner, che sia asiatico o la solita Peugeot. Pirelli è avanzata del 3,5%, Fiat Industrial +4%.

Fra gli industriali sono avanzati Prysmian +3,9% e StM +4,9%. Poco mossa Finmeccanica +0,5%.

PREMAFIN, UN INTOPPO PER UNIPOL

OBBLIGO D’OPA SE PAGHRA’ I LIGRESTI

Assicurazioni positive in Europa con Allianz e Axa che hanno guadagnato rispettivamente il 4,7% e il 7,5%. Generali è salita del 3,7%.

La complessa partita con Fondiaria-Sai si sta rivelando un passaggio borsistico difficile per Unipol, caduta in ribasso del 7,1% (ma a metà mattina perdeva il 12%). Fondiaria ha chiuso in rialzo dell’1,7% al termine di una giornata di fortissime oscillazioni, la controllata Milano è scesa del 4,4%. Premafin, la holding che controlla Fondiaria da cui dovrebbero uscire i Ligresti, è l’unica beneficiaria delle indiscrezioni sulla possibile integrazione Unipol-FonSai ed è balzata all’insù del 5%. Ma arriva uno stop dalla Consob: se Unipol pagherà le azioni Premafin ai Ligresti, scatterà l’obbligo dell’Opa.

Buoni rialzi per i titoli del risparmio gestito: Azimut +5%, Mediolanum +3%.

RISCOSSA DEL LUSSO IN EUROPA

LUXOTTICA RISALE OLTRE LA CRISI

Brillanti i protagonisti del lusso e del made in Italy: Luxottica +2,6%, Tod’s +5,1%, Ferragamo +5,4%.

Luxottica , con l’allungo di oggi, è tornato sui livelli del maggio del 2011, all’incirca sui livelli precedenti la seconda e più disastrosa fase della crisi del debito sovrano in Europa: dai minimi di metà settembre 2011 ha guadagnato il 23%. Ma la giornata è stat positiva un po’ per tutto il lusso europeo. A Parigi Lvmh è salita del 4,4% e Christian Dior del 3,6%. A Zurigo Swatch è finita in rialzo del 3% dopo che il primo produttore mondiale di orologi ha comunicato di aver chiuso il 2011 con vendite record e di prevedere per il 2012 un altro anno di crescita. Altra musica a New York Tiffany, il secondo gruppo della gioielleria a livello mondiale (dopo la svizzera Richemont), si avvita in caduta con un ribasso del 10%. La società ha diffuso oggi un comunicato in cui annuncia che l’utile dell’esercizio 2011-2012 (chiuderà il 31 gennaio prossimo) sarà di 3,65 dollari per azione, meno dei 3,80 dollari che la stessa società aveva annunciato a novembre.

Sotto i riflettori anche Apple in rialzo dell’1%. La società dell’iPhone e dell’iPad beneficia della notizia che le autorità cinesi hanno approvato l’introduzione sul mercato di apparecchi telefonici compatibili con la rete di telefonia di China Telecom, per Apple si apre un mercato da 33 milioni di potenziali utilizzatori di iPhone. Nel corso della notte la società ha comunicato che il ceo Tim Cook riceverà compensi del valore di 378 milioni di dollari, la società ricompenserà il suo dirigente numero uno con un milione di azioni privilegio esercitabili nel prossimo decennio.

Nota negativa invece per un nome nobile del lusso: Tiffany, il secondo gruppo della gioielleria a livello mondiale (dopo la svizzera Richemont), si avvita in caduta con un ribasso del 10%. La società ha diffuso oggi un comunicato in cui annuncia che l’utile dell’esercizio 2011-2012 (chiuderà il 31 gennaio prossimo) sarà di 3,65 dollari per azione, meno dei 3,80 dollari che la stessa società aveva annunciato a novembre.

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