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Gli italiani e i media: il 98% guarda la televisione, il 41% è su Facebook

Il rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione descrive gli italiani come un popolo di telespettatori e navigatori del web – Il 62% della popolazione usa internet, il 41,3% ha un profilo su Facebook – Continua la crisi della carta stampata, solo un italiano su due legge almeno un libro all’anno.

Gli italiani e i media: il 98% guarda la televisione, il 41% è su Facebook

Siamo un popolo di navigatori, si sa, ma anche di telespettatori. Potrebbe essere questo, in estrema sintesi, il ritratto del rapporto coi media degli italiani tratteggiato dal decimo rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione (promosso da 3 Italia, Mediaset, Mondadori, Rai e Telecom Italia) presentato oggi al Senato.

La, più o meno, buona vecchia televisione, infatti, non viene minimamente scalfita dalla crescita degli altri media, e non arretra di un solo centimetro, ma, anzi, il suo pubblico sale dello 0,9%, avvicinandosi sempre più a una perfetta coincidenza con la totalità della popolazione italiana (98,3%). Di pari passo procede l’aumento del pubblico di tv satellitari e mobile tv (+1,6% entrambe) e della web tv (+1,2%). A seguire, tra i media più utilizzati, figura la radio, ascoltata dall’83,3% degli italiani.

Impetuosa, com’è naturale vista l’evoluzione dei tempi, la crescita degli utenti di Internet, aumentati del 9% rispetto allo scorso anno al 62,1%. Tra di essi, due su tre (il 66%) sono iscritti a Facebook (nel 2011 erano il 49%). Questo significa che il 41,3% degli italiani ha un suo profilo sul social network di Zuckerberg, una percentuale che sale al 79,9% se consideriamo la fascia d’età compresa tra i 14 e i 29 anni.

Discorso simile vale per Youtube, “frequentato” dal 61,7% dei navigatori, cioè il 38,3% della popolazione complessiva e il 79,7% dei giovani. Cresce, grazie soprattutto agli smartphone, (+10%) la percentuale degli italiani che usano un telefonino, arrivata ormai all’81,1%.

Poi si arriva alla nota dolente del rapporto, con la deriva della carta stampata che prosegue e aumenta. I quotidiani, infatti, perdono il 2,3% dei propri lettori, una quota che sale se guardiamo solo ai giovani, mentre crescono del 2,1% i contatti delle testate online, mentre solo un italiano su due (anche meno, il 49,7%) legge almeno un libro all’anno.Un popolo di navigatori e telespettatori, quindi. Di leggere un libro non se ne parla neanche.

In allegato una sintesi del rapporto:


Allegati: Sintesi_per_la_stampa.pdf

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