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Gli investitori scoprono i corporate bond degli emergenti con rendimenti del 6%

I mercati emergenti continuano ad entusiasmare gli investitori. Nuove attrazioni arrivano dai corporate bond. Con rendimenti del 6%, i titoli emessi dalle società asiatiche, del Sudamerica e dell’Est Europa sono tra gli asset che più fanno gola. Attenzione però al rischio liquidità e ai fattori politici.

Gli investitori scoprono i corporate bond degli emergenti con rendimenti del 6%

L’esplosione dei mercati azionari dei Brics li ha lasciati un po’ nell’ombra. Ma per gli analisti dalle aree in via di sviluppo potranno arrivare altre novità per i risparmiatori. Sorprese positive. Il motivo è nella crescita del mercato dei titoli obbligazionari delle società di questi paesi. Il segreto? Per chi lavora nel settore è il mix di bilanci solidi e rendimenti che fanno gola. Oggi, a livello mondiale, il mercato dei corporate bond dei paesi emergenti rappresenta il 12% del totale: 94 mila miliardi di dollari. A fronte di un Prodotto interno lordo che contribuisce a quello mondiale per il 36%, una proporzione che scondo i dati del Fondo monetario internazionale è destinata a crescere tanto rapidamente da lasciare intravedere il sorpasso addirittura entro quest’anno. 

Secondo la Bny Mellon emerging market corporate debt, le emissioni di questi bond oggi è pari a mille miliardi, quasi il doppio dei titoli obbligazionari emessi dai paesi emergenti. L’80% di questi bond gode di un rating investment grade, cioè si tratta di strumenti finanziari di qualità medio alta, e rendimenti del 6%. Occhio però al fattore liquidità. Rodica Glavan della Bny Mellon a MF-Milano Finanza ha dichiarato che il suo gruppo tende a escludere le emissioni di valore nominale inferiore ai 300 milioni di dollari e a non investire in quei paesi dalla situazione politica instabile.  

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