E adesso gli hedge funds scommettono sul salvataggio della Grecia. L’affare del momento, ancorchè rischioso, sembra proprio essere l’acquisto di bond greci, che secondo gli analisti potrebbe fruttare un raddoppio dell’investimento prima della fine dell’anno.
I bond passano di mano a 36 centesimi per un euro di valore nominale, e dietro agli acquisti c’è l’aspettativa che Unione Europea e Fondo monetario internazionale non lasceranno che la Grecia dichiari default sul proprio debito.
Ai termini dell’intesa che il governo greco ha raggiunto lo scorso luglio con le banche, una parte sostanziale dei titoli del debito pubblico sarà scambiata in ottobre per nuovi titoli a scadenza più lunga che potrebbero spuntare prezzi fino a 70 centesimi per ogni euro di valore nominale. Un ritorno di quasi il 100 per cento per chi ha comprato i titoli originari, sempre che il salvataggio della Grecia passi l’esame dei Parlamenti della Ue.
Che esista una manovra speculativa intorno allo scambio lo dimostrano le cifre fornite da una fonte informata dei fatti e citata sempre dal Times, secondo la quale circa un investitore su tre fra quanti parteciperanno allo scambio ha comprato i titoli greci dopo il 21 luglio, e non è quindi il possessore originale.
Lo scambio dovrebbe coprire circa 135 miliardi di euro di bond esistenti, e quindi sarebbe di circa 40 miliardi di euro l’ammontare in mano agli hedge fund, per un guadagno di circa altri 40 se l’operazione avrà successo.