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Gli emendamenti alla manovra Monti: pensioni, taxi e farmacie

Prosegue lo stallo a Montecitorio sui temi più caldi: l’Ici-Imu sulla prima casa e la mancata indicizzazione degli assegni previdenziali – Fornero: “Prelievo del 25% sulle pensioni d’oro” – Liberalizzazioni: la lobby dei tassisti vince, quella dei farmacisti va verso lo sciopero – Novità su Province, costi della politica e pagamenti cash.

Gli emendamenti alla manovra Monti: pensioni, taxi e farmacie

Non c’è pace per la manovra del governo Monti. Ancora non è stata raggiunta l’intesa decisiva sui due fronti caldi del nuovo pacchetto: l’Ici-Imu sulla prima casa e il blocco della perequazione automatica delle pensioni. Per superare lo stallo che si è creato in commissione Bilancio alla Camera alle 15 è previsto un incontro fra il governo e i relatori. Il ritardo nella presentazione degli emendamenti farà slittare dalle 15 e 30 alle 17 l’intervento del premier Mario Monti di fronte alla Commissione di Montecitorio, che a sua volta non riprenderà i lavori prima delle 16 e 30.

Intanto continuano a rincorrersi le voci su un possibile nuovo rinvio per l’approdo del testo in Aula, previsto per domattina alle 10. Secondo il presidente della commissione Finanze alla Camera, Gianfranco Conte, “sono stati avviati contatti informali con il presidente Gianfranco Fini per prorogare l’avvio della discussione generale”.

Fini però ha detto di non avere “alcuna intenzione di differire ulteriormente. La manovra doveva andare oggi e è stata differita, ma domani sarà in Aula”. Non sembra in effetti che ci sia ulteriore margine per riuscire ad approvare la legge prima della pausa natalizia: questa mattina la Conferenza dei capigruppo al Senato ha stabilito che il testo approderà a Palazzo Madama il 21 dicembre, mentre il voto definitivo si svolgerà appena 48 ore dopo.

In attesa delle ultime modifiche ai provvedimenti più controversi, vediamo ora come cambia la manovra con gli emendamenti fin qui presentati:

PENSIONI D’ORO, FORNERO: PRELIEVO DEL 25%

Un “prelievo del 25% come contributo di solidarietà per le pensioni sopra i 200 mila euro”. Non si tratta di un vero emendamento alla manovra del governo Monti, ma di un’idea lanciata in commissione dal ministro del Welfare, Elsa Fornero. “Io la proposta la faccio – ha aggiunto il ministro -, ora la palla passa a voi, al Parlamento. Non si tratta di un contentino. Se ci saranno dei profili di incostituzionalità vedremo, ma intanto la proposta c’è”.

Il ministro ha anche annunciato un intervento a favore della classe ’52, particolarmente penalizzata dalla riforma delle pensioni: “Ci sarà un’attenuazione, che significa qualcosa di modesto però rispetto al forte incremento di vita lavorativa richiesta”.

LIBERALIZZAZIONI BLOCCATE PER I TAXI

La precedente versione della manovra prevedeva il venir meno del vincolo territoriale per i taxi, ammettendo la possibilità per ogni detentore di licenza di lavorare anche in città diverse dalla propria. I tassisti avevano subito organizzato manifestazioni di protesta e oggi è arrivato l’emendamento riparatore: “Il trasporto di persone – si legge – mediante autoservizi pubblici non di linea” è escluso “dall’ambito di applicazione” dalle liberalizzazioni.

Ma la partita potrebbe solo essere rinviata. “Entro sei mesi dalla entrata in vigore” della manovra, infatti, i servizi di mobilità urbana (taxi compresi) rientreranno nell’ambito delle più ampie “disposizioni volte a realizzare una compiuta liberalizzazione e una efficiente regolazione nel settore dei trasporti e dell’accesso alle relative infrastrutture”.

FARMACIE VERSO LO SCIOPERO

Il governo non fa sconti ai farmacisti, confermando la liberalizzazione per la vendita dei farmaci di fascia C, che potranno quindi essere distribuiti con ricetta anche nelle parafarmacie e nei supermercati. Federfarma ha già parlato di sciopero, ma la decisione sarà ufficializzata domani al termine del consiglio di presidenza del sindacato.

STIPENDI AI PARLAMENTARI, NIENTE TAGLI IN MANOVRA

Il Governo rinuncia ad incidere con la manovra sui costi della politica per adeguarli alla media europea. Un emendamento depositato questa mattina prevede che siano le Camere a provvedere al taglio delle indennità di deputati e senatori, non più un decreto dell’Esecutivo. Non è tuttavia specificato alcun termine.

PROVINCE, ADDIO DAL 31 MARZO 2013

Il nuovo testo stabilisce che gli organi in carica decadranno entro il 31 marzo 2013. Inoltre, slitta dal 30 aprile al 31 dicembre 2012 il termine entro il quale le funzioni delle Province dovranno essere trasferite ai Comuni o alle Regioni.

L’emendamento prevede infine che le Regioni a Statuto speciale abbiano “sei mesi” di tempo per adeguare i propri ordinamenti alle novità della manovra sulle Province. Le norme “non trovano” invece “applicazione” per le Province Autonome di Trento e Bolzano.

CARICHE NON PREVISTE DALLA COSTITUZIONE

Per il momento si salvano anche i compensi dei consiglieri delle circoscrizioni e delle comunità montane, che manterranno il loro stipendio fino alla fine del mandato. La norma contenuta nella manovra che stabilisce la gratuità delle cariche negli enti territoriali non previsti dalla Costituzione entrerà in vigore solo “a decorrere dal rinnovo degli enti” previsti.

PAGAMENTI CASH

Un emendamento della lega prevede di innalzare da 500 a 1.000 euro la soglia di tracciabilità oltre la quale scatta il divieto di pagamento con soldi contanti.

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