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Gli assassini del carabiniere sono ancora “animali” e “bastardi” se sono americani?

Salvini e la Meloni (che era convinta che gli assassini fossero magrebini) avevano definito così i killer di Roma ma dopo aver scoperto che sono americani non riescono a nascondere il loro visibile imbarazzo

Gli assassini del carabiniere sono ancora “animali” e “bastardi” se sono americani?

Il vice brigadiere dell’Arma dei Carabinieri Mario Cerciello Rega è caduto nell’adempimento del suo dovere, accoltellato a Roma mentre era impegnato in un’indagine. Chi (ad eccezione di Salvini) indossa la divisa lo fa per una convinzione profonda, perché vuole tutelare la sicurezza delle persone. E’ consapevole di essere in prima linea contro la criminalità – grande o piccola che sia – e mette in conto che l’esercizio della sua professione arrivi a chiedergli il sacrificio della vita.

Ma quella di Mario è pur sempre la morte di un uomo giovane, stimato dai colleghi e dagli amici, amato dalla moglie e dalla famiglia. Una morte assurda, per futili motivi. Questa dolorosa vicenda, però, ha messo in evidenza – dovremmo avere paura di noi stessi – quale livello di barbarie tracima nell’opinione pubblica e in ciascuno di noi.

Si è detto che lo Stato dovrebbe difendere meglio coloro che lo servono. Soprattutto se pensiamo che il Parlamento ha approvato una legge infame sulla legittima difesa che consente – grazie una presunzione juris et de jure – ad un cittadino – che scopre un estraneo (meglio se visibilmente straniero) rovistare nel cortile di casa brandendo un piede di porco col quale tenta di forzare la serranda del garage – di imbracciare un fucile a pompa legittimamente detenuto e fare fuoco. Un carabiniere, un agente di Polizia non hanno – ed è giusto che sia così – la ‘’licenza di uccidere’’; anzi rischiano di passare dei guai se, al cospetto di un coltello spianato – facessero uso dell’arma da fuoco in loro dotazione.

Matteo Salvini ha voluto ricordare ai buonisti che negli Usa per reati tanto gravi esiste (ma è sempre meno vero) la pena di morte. Ha dimenticato che colà anche la polizia ha le mani più libere (da noi Mario Placanina, il carabiniere che a Genova sparò a Carlo Giuliani subì una specie di morte civile). Alcune settimane or sono si era parlato di fornire alle forze dell’ordine delle pistole elettriche che avrebbero dovuto fare prevenzione senza metter a repentaglio delle vite. Poi non si è saputo più nulla, nemmeno degli esiti della sperimentazione. Ma i segnali della brutalità che abbiamo assorbito dagli attuali fomentatori di odio vengono allo scoperto quando, quasi inconsciamente, ci troviamo a ‘’parteggiare’’ per la nazionalità degli assassini.

Ad accoltellare Mario – è quanto sostengono le autorità – non sarebbero stati né un magrebino, né un nigeriano (entrati clandestinamente nella Penisola), ma due giovani americani. Peccato. I ‘’difensori dei sacri confini’’ erano già partiti in tromba, incuranti del ruolo politico ed istituzionale che svolgono.

Ecco il Capitano: «Spero che i due bastardi vengano presi nelle prossime ore e che passino in carcere lavorando il resto della loro vita». E i social lo avevano seguito (ovviamente nel presupposto che i due avessero la pelle nera) invocando la pena di morte, il linciaggio e quant’altro, senza che nessuno ricordasse loro, prima di tutto a questo singolare ministro, quanto dispone il comma 3 dell’articolo 27 Cost.: ‘’ le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato’’.

Da par suo l’angelica Giorgia Meloni (leader di un partito, già vice presidente della Camera ed ex ministro) ha definito ‘’animali’’ gli assassini che a suo avviso sarebbero stati dei magrebini (nulla di nuovo, per secoli i neri venivano ritenuti ‘’animali’’; parenti delle scimmie). Poi perché prendersela con gli animali che, per natura, non farebbero male a nessuno?

Ma anche sul fronte opposto si avverte un brivido di scampato pericolo: per fortuna hanno confessato due giovani americani, per giunta wasp e magari pure di discendenza ariana. Salvini li chiamerà ancora ‘’bastardi’’, la Meloni ‘’animali’’? Magari, i due saltafossi arriveranno a sostenere che i magistrati inquirenti hanno fatto una scelta politica (senza candidarsi nelle elezioni) a favore dell’immigrazione, sviando le indagini per salvare i loro amici negher.

Un’insegnate novarese (sottolineo: una insegnante) ha ‘’postato’’ sulla pagina di Facebook una considerazione vomitevole (di cui, poi, pare essersi scusata): ‘’Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza’’. Lei comunque non ha bisogno di mostrare lo sguardo per esibire la sua miseria morale.

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