E’ l’Italia che non cede reagisce: gli Alajmo, Raffaele e Massimiliano, nome di eccellenza della ristorazione italiana e internazionale, collezionatori di stelle Michelin con “Le Calandre” a Padova, Cafè Quadri e Fondaco dei Tedeschi a Venezia, caffè Stern a Parigi, con locali di Corso Como a Milano e a Marrakech. non si lasciano intimorire dai tempi drammatici e dalle misure restrittive adottate dal governo per contenere gli effetti della terribile pandemia che sta mettendo il settore in ginocchio. Dal 5 dicembre aprono un nuovo locale a Cortina d’Ampezzo. Si chiama Hostaria in Cortina ed è un temporary restaurant. La formula è quella del pop up estivo inaugurato sull’isola della Certosa in pieno lockdown improntato al concetto di “cucina, vini, cocktail, musica e sorrisi”
“Noi abbiamo molte richieste di forniture per il giorno di Natale e nelle case. Noi non ci fermiamo – ha dichiarato Raffaele Alajmo intervenendo in diretta a “Morning Show il programma di Radio Cafè – abbiamo 200 dipendenti e il nostro mestiere è lavorare non prendere la cassa integrazione o i ristori che comunque sono poca cosa: e così abbiamo deciso di aprire”. Il progetto in Certosa, spiega, è nato in soli 50 giorni durante il lock down della primavera “e ha dato la possibilità di lavorare a 25 dei nostri dipendenti che altrimenti sarebbero rimasti in cassa integrazione. Con la chiusura stagionale di Hostaria in Certosa a fine ottobre, la squadra sarebbe rimasta ferma fino a primavera.”
Di qui l’idea di aprire l’Hostaria nella perla delle Dolomiti. grazie a un accordo con Renzo Rosso, fondatore di Diesel, azienda di abbigliamento di rilevanza mondiale, presidente di OTB la holding che controlla anche i marchi di moda Maison Margiela, Marni, Viktor & Rolf, proprietario dell’hotel Pelican a Miami Beach e del Chiltern Firehouse di Londra, che ha recentemente acquisito l’Hotel Ancora, avviandone la ristrutturazione anche in vista delle Olimpiadi del 2026.
L’Albergo, dalla tipica struttura ampezzana è il più antico della prestigiosa località dolomitica risale infatti al 1826.
“Renzo Rosso mi aveva raccontato di questa nuova acquisizione,” continua Raffaele, “e mi è tornata in mente a fine settembre quando ho visto che le prospettive invernali per Venezia sarebbero state tragiche. Renzo ha compreso con entusiasmo lo spirito dell’iniziativa e ci ha aiutati a realizzarla mettendoci subito in contatto con l’architetto in carica del progetto di restauro dell’Hotel e con l’ufficio legale per formalizzare un contratto d’affitto. Tutto questo perché abbiamo bisogno di alzare la testa e guardare avanti, di essere reattivi e propositivi.”
Hostaria in Cortina dispone di un ampio spazio al piano terra dell’hotel, dove i progettisti di Rosso hanno studiato una dislocazione dei tavoli distanziata che rispetta le regole rigorose imposte dal dpcm. Nel progetto c’è anche un Bar Terrazza e Veranda per un servizio di caffetteria, aperitivo o snack.
In alternativa al ristorante che propone i classici garantiti della cucina Alajmo, dagli involtini di scampi fritti alla battuta di vacchetta piemontese sulla corteccia con il tartufo bianco, al risotto alla lepre, amarone e tartufo bianco o il maialino da latte arrostito, spuma alla senape e polvere di caffè è attivo anche un servizio di piatti pronti da asporto e anche lo shop online dei prodotti di casa Alajmo.