Quasi 79mila procedimenti di mediazione depositati presso gli Organismi delle Camere di commercio dall’avvio della obbligatorietà del tentativo di conciliazione (marzo 2011); 45 giorni la durata media per la risoluzione di questi contenziosi; 124mila euro il valore dei procedimenti. Sono i numeri della mediazione civile e commerciale svolta dagli Sportelli di conciliazione delle Camere di commercio che, nei primi 9 mesi del 2015, hanno visto crescere di un altro 10% il totale dei procedimenti per oltre 15mila mediazioni.
Le 102 strutture iscritte presso il Registro tenuto dal ministero di Giustizia, che a giugno 2014 rappresentavano solo l’11% degli Organismi accreditati, hanno ricevuto il 21% del totale dei contenziosi depositati in un anno, consentendo, al 27% di coloro che avevano deciso di partecipare all’incontro di mediazione, di risolvere la controversia.
Questi alcuni elementi dell’attività in materia di giustizia alternativa svolta dal sistema camerale, impegnato a partire da ieri nella XII Settimana della conciliazione, il tradizionale appuntamento promosso da Unioncamere e realizzato dalle Camere di commercio per diffondere le informazioni sulle novità ed i vantaggi della mediazione con iniziative specifiche realizzate in molti territori.
Le mediazioni delle Camere di commercio
Nei 4 anni e mezzo di mediazione “obbligatoria”, il ricorso alla giustizia alternativa ha raggiunto la quota massima nelle regioni nel Nord-Est, dove sono state depositate il 32% delle domande di mediazione agli sportelli camerali. A seguire Nord-Ovest e Mezzogiorno, entrambe con il 24%, quindi il Centro (20%).
Il settore che assomma il maggior numero di procedimenti depositati preso gli sportelli camerali tra settembre 2014 e settembre 2015 è quello dei Contratti bancari, ambito al quale appartengono il 20,6% del totale delle controversie. Alto il “tasso di produttività” delle Camere: da aprile 2011 a settembre 2014 gli Sportelli di conciliazione hanno smaltito il 92% di procedimenti depositati.
Ancora non molto elevato il tasso di adesione al procedimento. Nel periodo ottobre 2013-settembre 2015, quando il procedimento è giunto a definizione, si registra la mancata comparizione dell’aderente 6 volte su 10, mentre, quando l’aderente partecipa all’incontro, l’accordo giunge ad esito positivo nel 27% dei casi.