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Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del merito

FIRSTonline

Non ne azzecca proprio una nemmeno per sbaglio il ministro dell’Istruzione e del merito (absit iniuria verbis) Giuseppe Valditara. Ricordate due mesi fa la sua patetica reprimenda e le sue inqualificabili minacce di sanzioni contro la preside del liceo Leonardo di Firenze? Quella preside che aveva condannato, con toni pacati, l’assalto squadrista ai ragazzi del suo liceo e che aveva colto l’occasione per ricordare il dovere della memoria avvertendo che proprio la violenza e l’indifferenza erano state tra le cause del fascismo? Ma a novembre dell’anno scorso Valditara non era stato da meno arrivando a sostenere che “l’umiliazione è un fattore fondamentale della crescita dei ragazzi”. Incredibile.

Ieri l’ineffabile ministro c’è ricascato attaccando senza motivo i sindaci delle città di centrosinistra, rei a suo dire di essere all’origine della protesta del popolo delle tende per non aver risolto il problema degli alloggi per gli studenti fuori sede. Ma la beffa delle beffe per l’improvvido ministro è stato il plateale schiaffo politico dalla collega di governo e ministro dell’università, Anna Maria Bernini. “Polemiche del tutto inutili” l’ha fulminato la Bernini sostenendo che non è il caso di attizzare il fuoco verso le amministrazioni con cui il Governo sta cercando una soluzione per gli alloggi degli universitari e che, in ogni caso, questa è materia sua e non del ministro dell’Istruzione. Che disastro, Valditara, il ministro cresciuto nelle file di An e scopertosi in età matura – e per motivi certamente ideali – leghista salviniano. Giù dalla torre.

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