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Giù banche e Borsa sulla stretta Bce

Dopo aver messo le ali ai listini con l’avvicinarsi del QE, i nuovi criteri patrimoniali richiesti dalla Banca centrale agli istituti di credito deprimono i titoli e ne risente tutto il paniere – MontePaschi sprofonda a -5% – Tra gli industriali in controtendenza Atlantia, Fca e Pirelli – Bene il lusso, giù l’energia – Focus su lavoro Usa

Giù banche e Borsa sulla stretta Bce

Prima giù, poi in ripresa. Poi di nuovo giù. In attesa dell’evento-clou della giornata, cioè i dati sull’occupazione americana che saranno annunciati nel primo pomeriggio, le Borse europee si assestano dopo la spinta della lettera di Mario Draghi che ha anticipato il QE.

Piazza Affari arretra ora quasi di un punto percentuale: indice Ftse Mib -0,97% a 18.609.

Fa assai peggio Madrid -2,36%, affossata dalle pesanti perdite del Banco de Santander, al test del mercato dopo l’annuncio di capitale. Meno movimentati ma in terreno negativo  gli altri listini: Parigi – 0,32%, Francoforte -0,26%, Londra -0,33%.

A Milano s’affloscia Monte Paschi –5%, in recupero dopo aver perso in avvio quasi tutto il terreno guadagnato ieri sull’onda del possibile (poi smentito) interesse del Banco de Santander.

Stamane la banca di Siena ha sottolineato in un comunicato che è “prematuro”  qualsiasi commento sugli obiettivi di Common Equity Tier da raggiungere sulla base di nuove indicazioni della Vigilanza Europea. Ma l’istituto ha così confermato l’esistenza di una lettera inviata dalle autorità europee agli istituti sottoposti alla Vigilanza e ha fornito una prima indicazione sul livello di Cet 1 ratio che Mps sarà tenuta a rispettare dopo il rafforzamento del capitale: il 14,3%.

L’euro galleggia vicino al minimo di nove anni, in caduta per qualche minuto sotto la soglia di 1,18 sul dollaro.

Sul fronte macro in arrivo nuovi segnali di debolezza a sostegno della previsione di un prossimo QE mentre si rafforzano le attese che la Banca centrale europea lanci a breve il programma di “quantitative easing”’: i dati resi noti stamane relativi a Francia e Germania hanno gettato ombre sulle prospettive dell’economia della zona euro, soprattutto, hanno mostrato che senza gli stimoli, anche la locomotiva tedesca non marcia. 

La produzione industriale in Francia ed in Germania  ha registrato infatti un calo a dicembre.
  
Il petrolio Brent è in lieve calo a 50,6 dollari il barile.   

A Piazza Affari sale Atlantia in rialzo del 2,3%. Goldman Sachs ha inserito il titolo tra i suoi preferiti.

Tra le banche Unicredit -1,4%, Intesa  +0,2%, Banco Popolare -1%, Ubi Banca -0,3% e Mediobanca -0,7%. 

Fiat Chrysler Automobiles
è in rialzo dell’1,5%, Crédit Suisse ha alzato la raccomandazione a Neutral da Outperform. 

Pirelli +1,5%, Finmeccanica +0,4% ed StMicroelectronics -0,3%. 

Enel perde lo 0,5%. Stamattina Exane ha tagliato il giudizio a Underperform da Neutral, nello stesso report, Enel Green Power  viene portata ad Outperform da Neutral, il titolo sale dell’1,5%. 

Eni
 è invariata, Saipem guadagna lo 0,4%. 

Unicredit
 -1,4%, Intesa +0,2%, Banco Popolare -1%, Ubi Banca -0,3% e Mediobanca -0,7%. 

Fiat Chrysler Automobiles
 è in rialzo dell’1,5%, Credit Suisse ha alzato la raccomandazione a Neutral da Outperform. 

Pirelli +1,5%, Finmeccanica +0,4% ed StMicroelectronics -0,3%. 

Nel lusso, Moncler +2%, Yoox e Ferragamo +1% 

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