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Giro: Kruijswijk superfavorito dopo Siusi, ma Nibali non ci sta

La cronoscalata all’Alpe di Siusi, con la maglia rosa Steven Kruijswijk che rafforza il primato e con Vincenzo Nibali che perde oltre 2 minuti dall’olandese, ha scatenato le agenzie di scommesse pronte a ribaltare le quote sui possibili vincitori del Giro che fino a Corvara vedevano sempre lo Squalo nettamente favorito su tutti.

Oggi, alla ripartenza della carovana verso Andalo dopo l’ultimo giorno di riposo, a guardare le quotazioni dei bookmaker, Kruijswijck – dato a 1,50 – sembra che abbia già il Giro in tasca. Una sorpresa imprevedibile a inizio Giro quando il corridore olandese, che non ha mai vinto quasi o nulla in carriera, era dato addirittura a 75 mentre Nibali con Landa – lo spagnolo è ormai fuori corsa – era quotato 2,5. Oggi lo Squalo è passato a 5 al pari di Chaves. In netto ribasso anche Valverde a 16.

Ma se esaminiamo l’altimetria delle ultime tappe finali, tremenda quella di Risoul e di Sant’Anna di Vinadio, i bookmaker appaiono forse fin troppo ottimisti sulle possibilità dell’olandese di centrare il Giro. Kruijswijck, dopo aver dominato nell’ultimo week-end, è certamente a un passo dal realizzare un’altra favola dello sport. Ma gli avversari, non solo Nibali, non hanno già alzato bandiera bianca. Valverde, dopo la defaillance di Corvara, è tornato un leone nella cronoscalata finendo terzo a 23” da Kruijswijck.

Lo spagnolo è quarto a a 3’29” dalla maglia rosa. A 36 anni, al suo primo Giro, il murciano ha tutta l’aria di voler giocare le sue carte fino all’ultimo: “Chi mi conosce bene – ha detto ieri nella giornata di riposo – sa che non mi arrendo mai”.

Anche il colombiano Esteban Chaves, trionfatore del tappone dolomitico di sabato, secondo a 2’21” dietro Krujiswick, ha fame ancora di mostrare quanto valga in salita con tutte le montagne alpine che aspettano il Giro. E della voglia di attaccare e di non darsi per vinti di Valverde e di Chaves potrebbe approfittare anche Vincenzo Nibali dopo essere scivolato all’Alpe di Siusi al terzo posto in classifica a 2’51” dalla maglia rosa.

Un ritardo che non è una bazzecola ma lo Squalo, assorbita la rabbia ed elaborata la delusione per l’esito di una cronoscalata da incubo, ha dato segnali di pronta riscossa. Nella sua domenica nera sull’Alpe di Siusi c’è da salvare solo il tweet che Nibali ha sentito il bisogno di mandare ai tanti suoi fans delusi. “Esistono giornate belle e giornate nere. Oggi una di quelle. Il sorriso resta sempre. Sono umano e non me ne vergogno”.

E che lo Squalo non aspetti l’ora di risorgere presto lo si capisce dall’hashtag del suo tweet: “Nevergiveup”, un hastag che è un segnale di sfida. Magari fin da oggi in una tappa che offre un finale adatto a imboscate e attacchi. Se Krujiswick vuol fare il Leicester del ciclismo, lo Squalo ha una voglia matta di fare la Juventus che, dopo la batosta all’andata con il Sassuolo, ha preso il volo verso lo scudetto. Esistono giornate belle e giornate nere. Oggi una di quelle! Il sorriso resta sempre! Sono umano e non me ne vergogno. #NeverGiveUp

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