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GIRO D’ITALIA – Nibali e il maltempo sono i padroni assoluti del Giro

GIRO D’ITALIA – Nel gelo dello Jafferau la maglia rosa lascia la vittoria a Santambrogio ma guadagna altri secondi preziosi su Evans e Uran – Perde terreno anche Scarponi mentre crolla l’olandese Gesink – Incognita neve sul Galibier, mitico traguardo di questa domenica.

GIRO D’ITALIA – Nibali e il maltempo sono i padroni assoluti del Giro

Giro sotto il segno del maltempo e delle cadute, Giro sempre più sotto il segno di Nibali: ci si aspettava un’offensiva dei suoi avversari, invece ad attaccare è stato lui, la maglia rosa. Lo ha fatto a tre chilometri dal traguardo, sulle ultime rampe dure ma non impossibili dello Jafferau,  tra nuvole nere che toglievano la visibilità, gonfie di vento e pioggia gelata. Per precauzione gli organizzatori, di fronte all’ennesima congiura del meteo di questo maggio che si diverte a flagellare il Giro e i suoi eroi, avevano cancellato il passaggio del Sestrière, che rischiava di essere un Bondone-bis vista la minaccia della neve. Ma è bastata l’ascesa alla vetta che domina Bardonecchia per capire che questa edizione – comunque venga modificata da eventi di forza maggiore – ha ormai un unico padrone: Nibali.

Quando ha visto le facce sempre più impietrite di freddo e di fatica di Uran e di Evans, lo Squalo alzandosi di scatto sui pedali ha fatto il vuoto. Solo Mauro Santambrogio è stato in grado di resistergli, offrendogli poi anche un’importante mano nel dare spessore all’azione. Nibali ringraziava lasciando la vittoria di tappa al suo compagno di avventura. La maglia rosa si accontentava del secondo posto che valeva comunque un abbuono di 12”. Poi tutti a  guardare il cronometro per misurare quanto avesse guadagnato su Uran (quinto a 30”) e Evans (sesto a 33”). Niente di definitivo, tanto più in un Giro dove anche le cadute sono all’ordine del giorno (oggi ne hanno fatto le spese ritirandosi Battaglin e Nizzolo), ma alla vigilia di un’altra tappa condizionata dall’incognita neve – quella del Galibier, una frazione che promette un ciclismo d’altri tempi – Nibali allunga ancora allontanando in classifica l’australiano della Bmc a 1’26” e a 2’46” lo scalatore colombiano fresco capitano del Team Sky dopo il ritiro di Wiggins.

L’unico al quale Nibali ha permesso di guadagnare qualcosa in classifica nei suoi confronti è stato Santambrogio grazie all’abbuono di 20” che spetta al vincitore. E l’alfiere della Farnese Vini è ora quarto ad appena un secondo da Uran, in piena zona podio. Dopo Wiggins e Hesjedal usciti malconci, un altro possibile sfidante di Nibali, l’olandese Robert Gesink, ha visto in vetta al Jafferau, sfumare ogni possibilità di restare nelle alte gerachie del Giro. Anche Scarponi ha fatto un mezzo passo falso perdendo quasi un altro minuto e mezzo da NIbali. Ma se Gesink è precipitato a 6’40” dal primato, Scarponi è ancora quinto sia pure a 3’53”.

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