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Giro d’Italia: impresa di Tiralongo, Aru guadagna un secondo

Si è quasi a mezzo Giro e la classifica, alla vigilia della prima giornata di riposo, vede raccolti in un fazzoletto di appena 22 secondi Contador, Aru e Porte, i tre favoriti della vigilia. Anche ieri tappa difficile e combattuta, con il Terminillo e circa 4mila metri di dislivello da scalare, ma per la classifica nulla si è mosso se non quel secondo che Aru ha strappato a Contador e a Porte nella volata a tre sul traguardo di San Giorgio del Sannio. 

Il Giro, come spesso capita, vive ogni giorno di due corse parallele, l’una per il successo di giornata, l’altra per la lotta per la maglia rosa, che visto l’ennesimo cedimento di Uran – ora a 2’ 20” dal Pistolero – sembra restringersi agli attuali primi tre in classifica. 

Eroe del giorno è stato Paolo Tiralongo, 38 anni il prossimo 7 luglio, che oggi è al servizio di Aru ma che è stato anche un affezionato gregario di Contador, che lo aiutò a vincere la tappa di Macugnaga nel Giro 2011, quello stravinto sulla strada dal campione spagnolo ma che gli fu tolto dopo la nota e tanto discussa squalifica retroattiva. 

Tiralongo ebbe allora parole di grande stima e solidarietà che Contador non ha mai dimenticato. Una tappa tutta sotto il segno dell’Astana, quella di ier: Tiralongo davanti a seminare i compagni di una fuga che ha caratterizzato la frazione, fino a spegnere anche i sogni di vittoria dell’olandese Slagter, raggiunto e poi staccato nel finale dal corridore di Avola. 

Appena dietro questo drappello il solito copione di questi giorni sugli Appennini, con Aru che attacca e Contador che ribatte puntualmente con una tale energia e prontezza da far dimenticare gli acciacchi che lo tormentano dalla caduta di giovedì. Con i due big c’è sempre Porte che pedala coperto ma che finora dimostra di tenere il passo degli altri due. 

Dalla parte sua c’è la maxi-cronometro di 60 km di Valdobbiadene ma anche l’incognita della terza settimana con vette mozzafiato da superare. Un enigma o meglio un cliente di cui non pare fidarsi né Contador né Aru tanto che sono in molti nella carovana del Giro ad annusare una possibile alleanza tra lo spagnolo e l’italiano con l’obiettivo di distaccare il tasmaniano, leader del Team Sky, nelle tappe di montagna che verranno. 

Finora ci hanno provato senza alcun esito anche perché Contador temeva non poco queste tappe appenniniche affrontare con la spalla lesionata di fresco. Ecco perché in particolare alla Tinkoff benedicono il giorno di riposo di oggi per meglio recuperare le forze e la salute, operazione agevolata anche dalla facile tappa di domani, del tutto pianeggiante, che riporterà verso nord il Giro da Civitanova a Forlì.

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