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Giovanni Pratesi “Homo Faber” andrà in asta da Pandolfini la collezione di un “mestiere di una vita” del famoso antiquario italiano

L’asta si terrà il 23 e il 24 ottobre nelle stanze della storica sede di Palazzo Ramirez Montalvo, l’appuntamento organizzato dalla Casa d’Aste Pandolfini, con le opere in catalogo, intende conferire a Pratesi il ritratto dell’Homo Faber che ha cambiato le regole del gioco dell’antiquariato italiano

Giovanni Pratesi “Homo Faber” andrà in asta da Pandolfini la collezione di un “mestiere di una vita” del famoso antiquario italiano

Dalle sculture agli oggetti d’arte, fino ai dipinti antichi, saranno da protagonisti nella due giorni di Firenze “Giovanni Pratesi | Homo Faber”, la speciale asta organizzata in occasione del centenario di Pandolfini.

Figura centrale nella vita cultura fiorentina per oltre mezzo secolo, Giovanni Pratesi ha contribuito a fare di Firenze un centro internazionale del mercato dell’arte. Segretario generale della Biennale Internazionale di Antiquariato per anni e ideatore, insieme ad Allemandi, di due opere monumentali sulla scultura fiorentina, ha fatto del “comprare e vendere bellezza” – come definisce lui – il mestiere di una vita.

Opere di rara bellezza di epoche e scuole diverse

Sono 300 i lotti proposti tra cui una scultura di Giovanni Baratta in marmo bianco Ercole e il leone Nemeo, stimata €80.000 e i € 120.000, di una qualità esecutiva altissima, a cui si affianca l’opera in marmo rosso
antico Diana con un cane.

Asta Pandolfini
Ercole e il leone Nemeo

Il raro esemplare scultoreo di Francesco del Tadda, stimato € 5.000/8.000, intreccia in modo raffinato e intelligente conoscenze della statuaria antica e affinità con la cultura artistica fiorentina del Cinquecento. Una coppia di sculture in marmo di Giovacchino Fortini Menade e Baccante, stimata € 15.000/25.000. Le figure mitologiche, associate per tradizione al corteo di Bacco. In bronzo, invece, Papa Pio VI a cavallo, un gruppo in bronzo dorato datato 1775 circa – stimato € 6.000/9.000 – raffigurante il Papa a cavallo e benedicente, mentre avanza in occasione della cavalcata di possesso della diocesi romana nella Basilica di San Giovanni in Laterano, e Carità Romana, scultura di Alessandro Algardi stimata € 8.000/12.000.
Fra i dipinti, il Ritratto di Alessandro Farnese, l’olio su tela attribuito ad Antonio Moro, come Ritratto di compositore attribuito a Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino, presentati in catalogo con la stima di € 20.000/30.000. In asta, anche l’olio su tela Madonna col bambino e i Santi Cosma e Damiano di Fabrizio Boschi, con la stima di € 15.000/20.000, e il dipinto di Alessandro Rosi Salomè con la testa del Battista, stimato € 8.000/12.000.
Non mancano gli arredi, come una coppia di cassettoni provenienti dalla Germania e risalenti tra il 1740 e il 1750. In legno intagliato e dorato, con piano sagomato in marmo variegato grigio, i cassettoni – dalla stima di € 12.000/18.000 – presentano un fronte a tre cassetti con decori vegetali, architettonici e animali.

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