Circa 45 milioni di euro erogati per progetti a sostegno dei giovani nel periodo 2011-2014. E’ questa la cifra dei finanziamenti che le Fondazioni d’impresa e di famiglia censite hanno destinato a favore di quella che è ormai diventata una delle fasce deboli del mercato del lavoro: i giovani. Gli importi annui sono in costante crescita e per alcune Fondazioni esistono impegni futuri che superano il milione di euro.
Queste sono le principali evidenze emerse dall’indagine dell’Istituto per la Ricerca Sociale (IRS) presentata a Roma nel corso di un incontro ospitato dal Senato a Palazzo Giustiniani alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, del Presidente della XI Commissione permanente su Lavoro e Previdenza sociale del Senato della Repubblica Maurizio Sacconi, della Presidente di Fondazione Bracco Diana Bracco, del Direttore Area Mercato del lavoro e sistemi produttivi, Istituto per la Ricerca Sociale Manuela Samek Lodovici, di Francesco Ferrante del Comitato Scientifico AlmaLaurea e di Alberto Castori del Censis.
E’ stata un’anticipazione alle istituzioni e alla stampa dei risultati dell’ambizioso progetto ideato da Fondazione Bracco, varato insieme con Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, Fondazione De Agostini, Enel Cuore Onlus, Fondazione UMANA MENTE del Gruppo Allianz, UniCredit Foundation e Fondazione Vodafone Italia. L’indagine sarà presentata integralmente il prossimo 20 maggio presso il Padiglione Italia all’Expo 2015 di Milano in occasione dell’assemblea generale dell’European Foundation Centre, il più grande network internazionale di filantropia.
Per la prima volta viene messo in evidenza il ruolo delle Fondazioni d’impresa che hanno raccolto la sfida di un’emergenza nazionale, la disoccupazione giovanile. Per farlo si sono messe in rete facendo sistema e promuovendo trasparenza e misurabilità delle sue iniziative.
I giovani che, direttamente o indirettamente, hanno beneficiato degli interventi censiti sono 40 mila. Gli interventi sostenuti si presentano molto variegati e complementari: dall’istruzione tecnica al sostegno economico con borse di studio, dall’inclusione scolastica all’educazione civica, dalle attività artistico-sportive alla formazione professionale, fino ai tirocini aziendali e alle misure più innovative quali l’Incubazione d’impresa e start-up, i concorsi d’idee, gli scambi internazionali, ecc.
La situazione dei giovani in Italia è sensibilmente peggiorata a causa della crisi economica. Due le problematiche che pesano come macigni su questa fascia del mercato del lavoro: la prima è la difficoltà d’ingresso nel mercato del lavoro come testimoniano gli elevatissimi livelli di disoccupazione giovanile e la crescita dei NEET (Not in Employment Education and Training), con un concreto rischio di depauperamento del capitale sociale e umano che, nel lungo periodo, potrebbe incidere sulla stessa competitività del nostro sistema economico. La seconda è il mismatch tra le competenze acquisite durante il percorso di studio e quelle di cui il sistema produttivo, in rapida e continua trasformazione, ha necessità.
Anche per questo la ricerca, condotta in questa fase attraverso numerose interviste, ha diversi obiettivi: mappare gli strumenti messi in campo dalle Fondazioni a sostegno dei giovani, approfondire gli interventi e i loro esiti in termini di occupazione e competenze acquisite, rilevare i fattori di successo e le eventuali difficoltà, e infine offrire suggerimenti per rafforzare il sistema di intervento. Il panorama che si delinea è di profondo interesse per il significativo contributo di idee, progetti e risorse messe in campo e per le possibili indicazioni in termini di policy making e di strategie per favorire un’integrazione tra formazione e lavoro in azienda.
Il grado di consolidamento, la sostenibilità e la replicabilità dei progetti ha fatto emergere, inoltre, modelli d’intervento che possono offrire utili indicazioni per l’attuazione delle politiche per i giovani, rinforzando, ad esempio, lo strategico Programma europeo Garanzia Giovani che sulla base delle ingenti risorse disponibili, pari a 1,5 miliardi di euro, ha generato importanti aspettative per il miglioramento della occupazione giovanile.