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Giornata nera per la Borsa: pioggia di vendite su Mediaset e le banche, si salva solo il lusso

Il mese di marzo si apre con lo stesso copione visto negli ultimi giorni: Piazza Affari è più debole delle altre piazze del Vecchio Continente e paga in maniera sempre più pesante l’incertezza del quadro politico. La tendenza si accentua nel primo pomeriggio: le Borse europee arretrano, la Borsa italiana scivola sui minimi. Francoforte cala dell’1,11%, Parigi perde l’1,49%%, Londra arretra dello 0,72%. Milano è la peggiore: -2,09%, indice Ftse/Mib a quota 58815.

Non aiutano i dati macro. La disoccupazione nella zona euro è salita a gennaio a 11,9% da 11,7%, mentre le attese erano per 11,8%. Male l’indice Pmi della manifattura, che rimane sotto la soglia d’espansione dei 50 punti, a 47,9 punti, dai 47,8 precedenti. 

Lo spread Btp/Bund è stabile (+2,5 punti) intorno a 329 punti base, ma peggiora ancora quello nei confronti della Spagna, sceso a 33 punti base, sui livelli minimi da giugno. In un mese l’Italia ha perso circa 70 punti base di vantaggio nei confronti dei Bonos iberici.

A Piazza Affari si salva solo solo il lusso: fra le blue chip rallenta ma resta in rialzo Luxottica,+1,7%, dopo i buoni risultati annunciati ieri. Tod’s-1,2%, Ferragamo +1%, Brunello Cucinelli +1,1%. 

Ondata di vendite sulle banche: Banco Popolare -4,41%, Ubi -1,11%, Unicredit-3,31%, Intesa -2,98%. Continua la frana di Mediobanca, -4,42%. Monte Paschi -2,27% nel giorno in cui il Cda vara l’azione di responsabilità contro gli ex vertici. 

In forte calo Mediaset, -6,6%, e Pirelli, -4,22%. Marcia indietro di Fiat, che perde il 2,43%. Finmeccanica -4,09%, StM-1,15%, Enel-2% ed Eni-1,1%. Parmalat (+1,09%) è in controtendenza assieme a Telecom Italia Media (+4,1%) su ipotesi di nuova offerta in arrivo. 

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Categories: Finanza e Mercati