Nella spazzatura degli italiani finiscono quasi 31 chili all’anno a persona di prodotti alimentari, per un valore complessivo di quasi 7,4 miliardi di euro. E con questo po’ po’ di bendidio sarebbe possibile imbandire adeguatamente la tavola dei circa 3,2 milioni di poveri che in Italia con l’emergenza Covid sono costretti a chiedere aiuto per il cibo con pacchi alimentari o pasti gratuiti in mensa o nelle proprie case. È quanto emerge dai dati di Waste Watcher International in occasione della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare che si celebra il 5 febbraio. Un dato che deve far riflettere in una situazione in cui più dell’8% di tutta la popolazione italiana rischia la povertà alimentare nei prossimi mesi, avendo budget risicati per cui la fiammata inflazionista è sufficiente per metterli in difficoltà nel garantirsi i pasti sempre e comunque. Guardando al futuro prossimo – osserva una nota della Coldiretti – oltre alle persone a rischio povertà alimentare, vi è un 17,4% degli italiani che per paura di non farcela dovrà limitarsi alle sole spese di base, tra casa e alimentazione. Se da un lato si segnala la ripresa degli sprechi dall’altro si registra anche l’aumento delle iniziative di solidarietà alimentare per dare una seconda vita al cibo avanzato, dalla mobilitazione solidale della filiera alimentare fino spesa sospesa nei mercati di Campagna Amica attraversa la quale sono stati raccolti e distribuiti ai più poveri ben oltre sei milioni di chili di cibi e bevande dall’inizio della pandemia. Per aiutare gli italiani a contenere gli sprechi la cucina degli avanzi dalle tradizioni contadine nelle diverse regioni sarà protagonista negli agriturismi e nei mercati di Campagna Amica a partire dal mercato di Campagna Amica in via San Teodoro 74 al Circo Massimo a Roma in tutta Italia dalle ore 9,00 di sabato 5 febbraio. La Giornata nazionale di prevenzione contro gli sprechi alimentari. L’elenco degli appuntamenti è sul sito www.campagnamica.it. Il cibo che resta dopo pranzi e cene rappresenta una fetta rilevante degli sprechi alimentari che possono essere combattuti con la riscoperta dei piatti del giorno dopo che valorizzano gli avanzi e aiutano a conservare e trasmettere le tradizioni culinarie del passato alle nuove generazioni. Durante la giornata i cuochi contadini di Terranostra prepareranno dal vivo le ricette della nonna basate su una tradizione del recupero anti-spreco in grado di esaltare sapori e fantasia nel segno del risparmio e della sostenibilità. Per l’appuntamento verrà diffuso l’esclusivo focus su “Le nuove vite del pane”, cibo simbolico nella lotta allo spreco che è un sacrilegio buttare e per questo sono nate molteplici ricette per recuperarlo. Nel menu degli agriturismi di Terranostra sarà inserito per celebrare la giornata un piatto realizzato proprio con il pane raffermo. Nell’occasione sarà divulgato lo studio Coldiretti/Ixe’ su come sono cambiati gli sprechi alimentari degli italiani nelle famiglie e al ristorante ma anche i consigli per contenere quelli domestici
Giornata dello spreco: i prodotti alimentari scartati valgono un pasto per 3 milioni di poveri
Gli italiani gettano nella spazzatura avanzi alimentari per 7,4 miliardi di euro. Un affronto all’8 % della popolazione che rischia la povertà alimentare. Riscoprire i piatti del giorno dopo