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Giornata dell’Ambiente: Climate clock e tante iniziative

Arrivano il primo Orologio del Clima in Italia sulla facciata del ministero della Transizione Ecologica ma anche l’impegno di Terna per la riforestazione e quello di Hera per la città sostenibile del futuro

Giornata dell’Ambiente: Climate clock e tante iniziative

Il tempo stringe: 6 anni 211 giorni 2 ore 2 minuti e 43 secondi. Questo è il tempo che manca – venerdì 4 giugno alle 11:57 – per centrare l’obiettivo delle “zero emissioni” nette di CO2 e contenere il surriscaldamento climatico nel limite di crescita di 1.5° gradi centigradi, limite considerato dagli scienziati di MCC (Mercator Research Institute on Global Commons and Climate Change) il punto di non ritorno per il pianeta. E dal 4 giugno in poi, l’inesorabile scorrere del tempo che manca per evitare il disastro sarà misurato dal primo Climate clock installato in Italia, a Roma sulla Cristoforo Colombo, sulla sede del Ministero per la transizione ecologica guidato da Roberto Cingolani in occasione della Gionata mondiale dell’Ambiente.

Il Climate clock, l’orologio che indica il conto alla rovescia del tempo che passa facendoci capire che ogni secondo è prezioso per la lotta ai cambiamenti climatici, è un’iniziativa internazionale partita nel 2020 e che si sta diffondendo nel mondo. Iniziativa che coinvolge anche il Gse (Gestore servizi energetici, controllato dal Tesoro) la società attraverso si passano gli incentivi statali alle rinnovabili. L’orologio del clima indica infatti anche la percentuale di energia verde prodotta nel mondo arrivata al 12,3%. Anche per questo, oltre al ministro Cingolani ad inaugurare la struttura c’era anche l’Ad del Gse Roberto Moneta.

Le citazioni riprodotte nel display dell’orologio si alternano per fare capire a chi legge l’importanza della partita in gioco. Si va da “La CO2 è come il sale, indispensabile alla nostra vita, ma velenosa se in eccesso” del chimico James Lovelock a “Non abbiamo più tempo per essere pessimisti” dell’analista ambientale e fondatore del Worldwatch Institute, Lester R. Brown. E poi “Il futuro ci giudicherà soprattutto per quello che potevamo fare e non abbiamo fatto” del regista Ermanno Olmi; “L’immutabilità è il mutare della Natura” della poetessa Emily Dickinson“; La gestione sostenibile delle nostre risorse naturali promuoverà la pace” del premio Nobel per la pace Wangari Maathai; e “La Terra non è un’eredità ricevuta dai nostri Padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli” del Capo nativo americano See-ahth.

Naturalmente questa è solo una delle numerose iniziative, anche simboliche, che caratterizzano la Giornata dell’Ambiente del 5 giugno 2021. Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale di trasmissione, lancia due importanti progetti di riforestazione partendo da Sicilia e Piemonte dove sono state individuate due riserve naturali di particolare pregio: la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, in provincia di Trapani, colpita lo scorso anno da un violento incendio che ha distrutto 1.400 ettari di macchia mediterranea su 1.600 totali, e l’Area Protetta Po Vercellese-Alessandrino. “Il progetto – spiega una nota del Gruppo – nasce con l’obiettivo di ridurre il rischio idrogeologico, di erosione del suolo e, contestualmente, aumentare la biodiversità animale e vegetale, attraverso l’eliminazione delle specie infestanti e l’arricchimento delle essenze autoctone, rifugio di numerose specie animali”.

Il progetto di riforestazione rientra nella campagna nazionale “Mosaico Verde” di AzzeroCO2 e Legambiente e si inquadra nel piano di riduzione della CO2 lanciato da Terna in una logica di sostenibilità. L’azienda si è infatti impegnata a tagliare le proprie emissioni di CO2 di circa il 30% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2019. Si tratta in concreto di evitare l’immissione di 460 mila tonnellate annue di anidride carbonica equivalente nell’atmosfera. «Per centrare questo ambizioso obiettivo – ha affermato Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Terna – e dare il nostro contributo alla sfida globale per cercare di contenere l’emergenza climatica, abbiamo già iniziato a lavorare su tutti i fattori produttivi e organizzativi. Con il nostro Science-Based Target abbiamo fatto una promessa al pianeta, e la rispetteremo».

Mentre il Gruppo Hera quest’anno ha deciso di fare qualcosa di diverso per coinvolgere le nuove generazioni. Con la maratona HERAthon, la multiutility bolognese ha selezionato 24 giovani emiliano-romagnoli, il team creativo GenHERAtion On Board, che avranno il compito di progettare soluzioni sostenibili per la città del futuro. Un appuntamento che ha confermato la validità e la creatività dei giovani sui temi ambientali, tanto da spingere la multiutility a premiare un team in più del previsto: sette in totale.

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