Eolico, quali saranno le possibili ricadute occupazionali in Italia ora che la Strategia energetica nazionale(Sen) è stata presentata? E’ su questo tema, principalmente che si incardina il convegno dell’Anev con il quale l’organizzazione, che rappresenta circa 80 tra operatori e produttori del settore, celebra oggi a Roma la Giornata mondiale del vento. La sesta edizione capita proprio nel momento in cui si decidono interventi strategici per il settore, arrivato ad un punto di svolta.
L’associazione stima un potenziale aggiuntivo al 2030 di 17.000 Megawatt con ricadute occupazionali valutabili in 67.000 occupati rispetto ai 26.000 attuali, in buona parte concentrati al Sud. Un differenziale importante se si considera l’apertura di nuovi impianti e il ripotenziamento di quelli esistenti e che arriveranno a fine vita al 2030.
L’appuntamento avviene proprio pochi giorni dopo la presentazione della Sen da parte del governo che ha aperto le consultazioni. Si entra dunque nel vivo di un percorso che si concluderà tra 60 giorni.
Il convegno si svolgerà dalle 15 all’Auditorium del Gse in viale Maresciallo Pilsuldsky. Dopo le relazioni introduttive di Simone Togni, presidente Anev, e di Francesco Sperandini, presidente Gse, interverranno: Andrea Napoletano (Mise), Guido Bortoni (Autorità Energia), Andrea Marchisio (eLeMeNS), Ignazio Abrignani (Attività Produttive, Camera Deputati), Stefano Conti (Terna).