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Giornata dei Giusti 2023 a un anno dall’invasione russa in Ucraina: comincia oggi a Milano e prosegue con tante iniziative

FIRSTonline

Un contesto cupo quello in cui l’Europa si appresta a celebrare lunedì 6 marzo la giornata dei Giusti. A causa della guerra in Ucraina, innanzitutto, ma anche per gli altri 59 conflitti (fra i più gravi) in corso sul pianeta e dei quali si parla poco o niente. Tenendo ben presente la crisi in Iran, fra rivolte civili e accresciute minacce nucleari, e le pesanti repressioni contro le donne in Afghanistan.

Tra le iniziative più importanti di quest’anno, la celebrazione il 3 marzo a Milano al Giardino dei Giusti di tutto il mondo e quella del 9 a Roma al Senato della Repubblica. 

Mai come in questa occasione il ruolo dei giornalisti è fondamentale sostiene Gabriele Nissim, presidente della Fondazione Gariwo, acronimo per “Gardens of The Righteous Worldwide”, sotto la cui spinta fu istituita nel 2012 dal parlamento europeo la giornata dei Giusti. “Dove si affermano le autocrazie e le nuove dittature la prima misura è quella di mettere a tacere la libertà di stampa e di pensiero “, scrive il presidente di Gariwo nel commento per il sito della sezione Italia dei giornalisti franconi (Upf) di cui è il vicepresidente e che ha aderito con grande partecipazione alle celebrazioni. 

Il tema scelto quest’anno è straordinariamente attuale: “Salvare l’umano nell’uomo. I Giusti e la responsabilità personale”.

Quattro nuove targhe nel Giardino dei Giusti di Milano

Nel Giardino dei Giusti del Monte Stella di Milano, alle ore 10 del 3 marzo, saranno apposte quattro nuove targhe, per ricordare Gareth Jones, il primo giornalista che documentò l’Holodomor, la terribile strage per fame provocata da Stalin nei confronti dell’Ucraina; Alfreda “Noncia” Markowska, donna rom che ebbe la famiglia sterminata dai nazisti, ma riuscì a salvare un gran numero di bambini rom e ebrei; sir Hersch Lauterpacht, giurista britannico, ispiratore durante il processo di Norimberga del principio di responsabilità personale di fronte a ordini inumàni; Akram Aysili, scrittore azero, che denunciò le violenze del suo paese contro gli armeni pagando con l’esilio nella propria terra. 

Saranno presenti Philip Colley, pronipote di Gareth Jones, Dijan Pavlovic, fondatrice del Movimento Kethane in Italia, Gabriel Cox, nipote di sia Hersh Lauterpacht e Pietro Kaciukian, console onorario della Repubblica di Armenia in Italia. Insieme con il presidente della Fondazione Gariwo, Nissim, interverrà il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

La giornata dei Giusti a Roma

A Roma invece la celebrazione si svolgerà alle 16,30 del 9 marzo nella sala Capitolare presso il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva.

Dopo i saluti del minutato degli Esteri, Antonio Tajani, e quello dell’ambasciatrice di Armenia, Tsovinar Hambardzumyan, si svolgeranno i lavori della conferenza che avrà per tema: “Costruire la democrazia nel nostro tempo, contrastare discriminazioni, persecuzioni e discorsi di odio”. 

Introdurrà il senatore Francesco Verducci e insieme con Nissim interverranno la storica Anna Foa, il senatore Lucio Romano e l’ordinaria di Pedagogia dell’università Cattolica, Milena Santorini. Mentre sono previsti videomessaggi di Josef Wancer, della Fondazione Auschwitz e quello di Paolo Gentiloni, commissario europeo.

Un modo simbolico per ricordare chi ha fatto del bene salvando vite umane

La Fondazione Gariwo inizia la sua attività nel 1999 a Milano con l’incontro dei quattro fondatori: il presidente Gabriele Nissim, storico e autore di libri sui Giusti, il Console onorario d’Armenia in Italia Pietro Kuciukian e le filosofe Ulianova Radice, scomparsa nel 2018, e Anna Maria Samuelli, Responsabile della Commissione didattica. 

L’impegno è quello “di far conoscere i Giusti educando alla responsabilità personale: pensiamo che la memoria del Bene sia un potente strumento educativo e serva a prevenire genocidi e crimini contro l’Umanità”. 

Per questo motivo sono stati creati in tutto il mondo i “Giardini dei Giusti”. Il primo nacque a Milano nel 2003, dopo venti anni e altri centinaia, arriva quello di Napoli che verrà inaugurato il prossimo 30 marzo.

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