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Giornata decisiva per la Grecia, la Fed frena sui tassi

La crisi greca sembra arrivata ad un punto di svolta. Intanto, dai verbali dell’ultima riunione della Fed emerge che nel board prevale la cautela: l’aumento dei tassi, probabilmente, non scatterà nemmeno a giugno. La Borsa di Tokyo (+0,5%) ha reagito al possibile nuovo rinvio della svolta della politica monetaria Usa con un nuovo rialzo: l’indice Nikkei è ai massimi da 15 anni. Sale anche, per il settimo giorno consecutivo, il Sensex indiano. Chiusi, in occasione delle festività per il nuovo anno, buona parte dei listini dell’area Pacifico: China, Indonesia, Malaysia, Filippine, Singapore, Taiwan e Corea del Sud.

La visione soft emersa dalle minute della banca centrale ha permesso a Wall Street di limitare i danni dopo una seduta condizionata dal calo del greggio (di nuovo sotto i 51 dollari a fronte dell’aumento delle scorte Usa) e dei petroliferi. L’indice S&P chiude a -0,13%, dopo aver segnato in giornata una perdita dell’1,5%. Dow Jones -0,1%, Nasdaq -0,14%. Exxon -2,2% anche per l’incendio che ha devastato una raffineria nei pressi di Los Angeles. La discesa del gigante del petrolio è legata anche all’uscita di Warren Buffett dal capitale. 

ATENE ARRETRA, PIAZZA AFFARI E I BTP FESTEGGIANO

Giornata decisiva per il dossier Grecia. Stamane il governo di Atene chiederà ufficialmente di prolungare la durata dei prestiti Ue, come chiesto dall’Eurogruppo, ma chiederà anche diverse concessioni che incontrano ancora forti ostilità da parte tedesca. Intanto la Banca Centrale Europea ha alzato da 65 a 68,3 miliardi il plafond dei prestiti d’emergenza Ela a favore delle banche greche. E’ l’ultimo segnale di distensione sul fronte della partita greca, in vista della presentazione oggi del piano di Atene. Intanto Angela Merkel ammonisce: “Siamo solidali verso i Paesi in difficoltà. Ma non è una strada a senso unico”.

I mercati hanno preso atto che il temuto strappo dell’eurozona non ci sarà. Piazza Affari ha guidato anche ieri i rialzi dell’eurozona. L’indice FtseMib è salito dell’1,85%. Bene anche Parigi 0,9%, Francoforte +0,5%. In Europa, i rialzi più forti riguardano i settori Banche (+1,7%), Media (+1,6%) e Auto (+1,5%). La Borsa di Atene ha chiuso in rialzo dell’1%. Sul mercato dei titoli di Stato il bond governativo greco a 5 anni è scambiato a un rendimento del 14,46%, in netto miglioramento dal 15,29% di ieri. Migliora anche il Btp decennale, scambiato all’1,62% dall’1,66% di ieri.

ENI PROMOSSA: PIACE L’UTILE OPERATIVO 

A differenza di Wall Street è stata una giornata positiva per i petroliferi europei (+1,4% l’indice di settore). Eni (+3,4%) ha superato il test dei conti. Il cane a sei zampe ha chiuso il quarto trimestre 2014 con un utile operativo di 2,32 miliardi di euro, superiore agli 1,89 miliardi previsti dal consensus degli analisti. E’ questo il dato principale su cui ragiona il mercato, che dà meno importanza all’utile netto rettificato che si è assestato a 464 milioni di euro, inferiore ai 597 milioni. Apprezzata anche la produzione solida, il cash flow e il dividendo. Avanza anche Saipem (+3,4%) grazie anche alla spinta dai risultati delle concorrente francese Technip. Tenaris +1,4%. 

CREDIT AGRICOLE ACCENDE LE BANCHE. POPOLARI IN FERMENTO

Scatta a Parigi la scintilla del rialzo per i titoli del settore bancario: il Credit Agricole, dopo avere annunciato risultati migliori delle attese, fa un balzo del 7,5%. Rimbalza anche SocGen +3,8%. A Francoforte Deutsche Bank +1,5%. A Milano avanza Monte Paschi (+1,8%), promossa da Société Générale a Hold da Sell (target price a 0,55 euro). Lo scorso 11 febbraio, Ubs ha ridotto al 2,371% la partecipazione nel capitale della banca senese, dal precedente 2,410%.

Avanzano Intesa (+1,6%), inserita ieri nella Europe 1 list di Bofa Merrill Lynch, ed Unicredit (+3%). Cresce l’attesa per le possibili integrazioni tra le banche popolari. Forti guadagni per Banca Pop. Milano + 4,7%, Banco Popolare +3,8%, Pop.Emilia +3%. Banca Ifis sale del 2,6% a 16,36 euro, massimi dall’aprile 2014. Il cda proporrà alla prossima assemblea degli azionisti un dividendo sull’esercizio 2014 pari a 0,66 euro per azione, in netto aumento rispetto ai 0,57 euro pagati l’anno scorso. Perde invece oltre il 2% Banca Intermobiliare a causa dell’esposizione nei confronti di Ciccolella dichiarata fallita lo scorso 10 febbraio.

MONDADORI LANCIA L’OFFERTA SU RCS LIBRI

Tra gli editoriali balzo di Rcs Mediagroup (+2,73%). Mondadori ha sottoposto a Rcs MediaGroup una manifestazione di interesse non vincolante relativa a un’eventuale acquisizione dell’intera partecipazione in Rcs Libri, pari al 99,99% del capitale. Lo dice una nota diffusa dal gruppo di Segrate su richiesta di Consob, aggiungendo che la manifestazione riguarda anche “l’ulteriore complesso di beni e attività che costituiscono l’ambito librario di Rcs MediaGroup”. Secondo Reuters un accordo potrebbe essere trovato tra i 120 e i 150 milioni di euro. Nel bilancio 2013, ultimo disponibile, Rcs aveva a valore di carico la controllata Libri a 216 milioni di euro; Rcs libri dispone però di 35 milioni di cassa. Forte rialzo di Mediaset (+3,4%).

BENE INDUSTRIA ED UTILITIES. OGGI RIFLETTORI SU TELECOM

Fiat Chrysler è salita dell’1,3% a Milano. A Wall Street in serata il titolo ha toccato quota 14,7 dollari (+1,8%). Positivi anche StM +1%, Finmeccanica +0,7%, Cnh Industrial +2,8%.

Telecom Italia, dopo aver toccato il massimo dell’anno a 1,054 euro, ha chiuso in calo dello 0,29% a 1,037 euro. Oggi si terrà il cda dedicato ai conti 2014 e al business plan triennale che saranno illustrati al mercato domattina.

Enel sale dell’1%. Fra le utility, Atlantia avanza del 2%, A2A -1,1%: la società ha invitato i portatori del bond “4,50% notes due 2016” a offrire i propri titoli in riacquisto: il corrispettivo in denaro fino a un massimo da definire, sarà comunicato il prossimo 25 febbraio.

Exane Bnp Paribas ha alzato il rating su Terna – 0,40% (da underperform a neutral, da3,5 a 3,9 il target price) e Snam + 1,6% (da neutral a outperform (da 4,3 a 4,9 euro il prezzo obiettivo).  

Fuori dal listino principale avanzano Saras +4,3%, Brembo +3,3%, Fiera Milano +4,2%. Maire Tecnimont guadagna il 4,8%.

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